Il presente contributo ha lo scopo di offrire un’ampia riflessione sul tema del rapporto fra i bambini e gli animali nell’antica Roma, a partire dal confronto fra numerose fonti (letterarie, epigrafiche, iconografiche e archeologiche). La particolarità del ruolo giocato dagli animali nella vita dei bambini romani appare tanto più evidente se si considera che all’origine della stessa città di Roma si colloca il più celebre episodio mitologico avente per protagonisti i gemelli Romolo e Remo, salvati e allevati da una lupa e da un picchio. La letteratura latina offre numerosi esempi di grandi amicizie nate fra bambini e animali (sia domestici, sia selvatici), mentre l’arte romana conosce una nutrita serie di produzioni artistiche, di carattere votivo, funerario, oppure ancora decorativo, in cui i bambini sono perlopiù associati ai tipici animali da compagnia, costituiti da cani di piccola taglia e da colombe. La società romana conosce inoltre giochi e attività per bambini e ragazzi in cui gli animali svolgono un ruolo fondamentale (talvolta anche molto distante dalla nostra moderna sensibilità): dalle sanguinose lotte fra galli alle manifestazioni ludiche in sella ai cavalli, gli animali diventano infatti veri e propri “maestri di vita” per i più piccoli, abituandoli fin dalla più tenera età a quello che sarà il mondo degli adulti, animato non solo di tenerezza e gioco, ma anche da spirito di competizione, vittorie e sconfitte, fino al dolore per la perdita di un amato amico.
Custodi, compagni, modelli, simboli: gli animali nella vita dei bambini romani
Tanganelli Francesco
2021-01-01
Abstract
Il presente contributo ha lo scopo di offrire un’ampia riflessione sul tema del rapporto fra i bambini e gli animali nell’antica Roma, a partire dal confronto fra numerose fonti (letterarie, epigrafiche, iconografiche e archeologiche). La particolarità del ruolo giocato dagli animali nella vita dei bambini romani appare tanto più evidente se si considera che all’origine della stessa città di Roma si colloca il più celebre episodio mitologico avente per protagonisti i gemelli Romolo e Remo, salvati e allevati da una lupa e da un picchio. La letteratura latina offre numerosi esempi di grandi amicizie nate fra bambini e animali (sia domestici, sia selvatici), mentre l’arte romana conosce una nutrita serie di produzioni artistiche, di carattere votivo, funerario, oppure ancora decorativo, in cui i bambini sono perlopiù associati ai tipici animali da compagnia, costituiti da cani di piccola taglia e da colombe. La società romana conosce inoltre giochi e attività per bambini e ragazzi in cui gli animali svolgono un ruolo fondamentale (talvolta anche molto distante dalla nostra moderna sensibilità): dalle sanguinose lotte fra galli alle manifestazioni ludiche in sella ai cavalli, gli animali diventano infatti veri e propri “maestri di vita” per i più piccoli, abituandoli fin dalla più tenera età a quello che sarà il mondo degli adulti, animato non solo di tenerezza e gioco, ma anche da spirito di competizione, vittorie e sconfitte, fino al dolore per la perdita di un amato amico.File | Dimensione | Formato | |
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