In questa nota si descrivono sinteticamente le tipologie di deformazione e spostamenti superficiali e profondi evidenziate nel corso di un monitoraggio di lungo termine in estesi e complessi sistemi franosi in argille del substrato dell’Appennino lucano. I profili inclinometrici mostrano che i corpi di frana maggiori sono caratterizzati da scorrimenti basali concentrati in sottili bande, da modeste deformazioni interne al di sotto di 23 m di profondità, e da deformazioni significativamente dannose per gli elementi urbani negli strati più superficiali. Le serie storiche di spostamenti inclinometrici, GPS e DInSAR mostrano che, nella maggior parte del versante, le velocità annue, sia basali che superficiali, sono rimaste pressoché costanti negli ultimi venti anni, in coerenza con la piovosità dello stesso periodo. Alla costanza annuale si contrappongono notevoli variazioni stagionali delle velocità che si verificano in sincronia con le serie storiche di piogge giornaliere cumulate. La correlazione spostamenti-piogge è coerente con le misure piezometriche lungo le bande di scorrimento profonde che rilevano una risposta veloce delle pressioni interstiziali alle piogge, nonostante l’influenza trascurabile di queste ultime all’interno del corpo di frana a partire da pochi metri di profondità. Di fatto, come verificato sperimentalmente, i valori di permeabilità in tali bande, evidentemente connesse con l’atmosfera, risultano molto maggiori di quelli del corpo di frana e della formazione in posto.
Deformazioni e scorrimenti di frane lente in argille varicolori
Roberto Vassallo;Caterina Di Maio;Vincenzo Caputo;Gianvito Scaringi
2024-01-01
Abstract
In questa nota si descrivono sinteticamente le tipologie di deformazione e spostamenti superficiali e profondi evidenziate nel corso di un monitoraggio di lungo termine in estesi e complessi sistemi franosi in argille del substrato dell’Appennino lucano. I profili inclinometrici mostrano che i corpi di frana maggiori sono caratterizzati da scorrimenti basali concentrati in sottili bande, da modeste deformazioni interne al di sotto di 23 m di profondità, e da deformazioni significativamente dannose per gli elementi urbani negli strati più superficiali. Le serie storiche di spostamenti inclinometrici, GPS e DInSAR mostrano che, nella maggior parte del versante, le velocità annue, sia basali che superficiali, sono rimaste pressoché costanti negli ultimi venti anni, in coerenza con la piovosità dello stesso periodo. Alla costanza annuale si contrappongono notevoli variazioni stagionali delle velocità che si verificano in sincronia con le serie storiche di piogge giornaliere cumulate. La correlazione spostamenti-piogge è coerente con le misure piezometriche lungo le bande di scorrimento profonde che rilevano una risposta veloce delle pressioni interstiziali alle piogge, nonostante l’influenza trascurabile di queste ultime all’interno del corpo di frana a partire da pochi metri di profondità. Di fatto, come verificato sperimentalmente, i valori di permeabilità in tali bande, evidentemente connesse con l’atmosfera, risultano molto maggiori di quelli del corpo di frana e della formazione in posto.File | Dimensione | Formato | |
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