Il versante di Costa Gaveta occupa il limite occidentale dell’area della Basilicata di interesse per il progetto MITIGO (Figura 1), si sviluppa a est della città di Potenza, in sinistra idrografica del fiume Basento. Su questo versante sono previsti numerosi rapporti di divulgazione scientifica e di disseminazione dei risultati nella comunità territoriale. In questo primo rapporto si descrivono geometria e cinematica di una delle frane del versante: la “frana di Costa della Gaveta”. Le deformazioni e gli spostamenti della frana sono stati valutati mediante misure inclinometriche, topografiche, GPS e mediante elaborazione delle immagini acquisite dai sistemi satellitari ERS, Envisat e COSMO‐SkyMed. Nel lungo periodo di monitoraggio da terra, le velocità medie annue della frana sono rimaste costanti nel tempo, pur risultando variabili nello spazio fra qualche cm/anno nella zona della testa e pochi mm/anno in alcune zone dell’accumulo. Alla costanza della velocità annua si associa una notevole variabilità stagionale delle velocità mensili che risultano influenzate dalle pressioni dell’acqua presente lungo le superfici di scorrimento. L’attuale conoscenza della cinematica della frana permette di prevedere la sua evoluzione temporale e i suoi effetti sull’abitato e sulle infrastrutture.
SPOSTAMENTI SUPERFICIALI E PROFONDI DELLA FRANA DI COSTA DELLA GAVETA (PZ)
Caterina Di MaioConceptualization
;Roberto Vassallo
Conceptualization
;Jacopo De RosaInvestigation
;Vincenzo CaputoConceptualization
;Maurizio BelvedereInvestigation
;
2022-01-01
Abstract
Il versante di Costa Gaveta occupa il limite occidentale dell’area della Basilicata di interesse per il progetto MITIGO (Figura 1), si sviluppa a est della città di Potenza, in sinistra idrografica del fiume Basento. Su questo versante sono previsti numerosi rapporti di divulgazione scientifica e di disseminazione dei risultati nella comunità territoriale. In questo primo rapporto si descrivono geometria e cinematica di una delle frane del versante: la “frana di Costa della Gaveta”. Le deformazioni e gli spostamenti della frana sono stati valutati mediante misure inclinometriche, topografiche, GPS e mediante elaborazione delle immagini acquisite dai sistemi satellitari ERS, Envisat e COSMO‐SkyMed. Nel lungo periodo di monitoraggio da terra, le velocità medie annue della frana sono rimaste costanti nel tempo, pur risultando variabili nello spazio fra qualche cm/anno nella zona della testa e pochi mm/anno in alcune zone dell’accumulo. Alla costanza della velocità annua si associa una notevole variabilità stagionale delle velocità mensili che risultano influenzate dalle pressioni dell’acqua presente lungo le superfici di scorrimento. L’attuale conoscenza della cinematica della frana permette di prevedere la sua evoluzione temporale e i suoi effetti sull’abitato e sulle infrastrutture.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.