Il rapporto tra umanità e materia ha plasmato secoli di storia dell’architettura e dell’ars costruendi, mutevole in relazione al tipo di ambiente, della condizione geomorfologica e del genius loci. Sin dalla preistoria l’umanità ha inventato - attraverso empirismi e nuove tecniche - materiali, strumenti e architetture sempre più sofisticati e rispondenti alle esigenze abitative. Nel paesaggio evocativo della «civiltà delle macchine» del XX secolo, avviene un profondo mutamento dell’abitare moderno che scardina e rinnova l’uso razionale e scientifico della materia. I nuovi materiali quali il vetro, i conglomerati cementizi e le leghe metalliche rivoluzioneranno il linguaggio architettonico, introducendo il «mito della leggerezza» e la scissione tra struttura e involucro. Solo con le attuali conoscenze l’umanità è giunta a governare la materia nella sua struttura molecolare; un traguardo che determina la transizione da una «complessità controllata» - in cui l’obiettivo era quello di produrre materiali perfetti, privi di impurità e anisotropie - ad una «complessità gestita», nella quale anisotropie ed impurità vengono progettate appositamente per ottenere prestazioni molto precise che fanno sì che i materiali avanzati assomiglino ai materiali organici naturali per una perfetta sinergia tra organismo ecosostenibile e ambiente. Tra le numerose istanze e campi di sviluppo, la ricerca approfondisce la tematica degli involucri innovativi - Innovative Building Envelope mediante l’applicazione di materiali biopolimerici alla scala edilizia per l’isolamento termico e acustico di organismi ecosostenibili. Si indagano, quindi, le potenzialità di applicazione dei materiali biopolimerici nel settore delle costruzioni, in grado di garantire non solo un processo di dismissione biodegradabile, ma promuovere materiali prodotti da scarti che possano limitare l’utilizzo dei polimeri sintetico-artificiali o comunque, tutti quei materiali altamente inquinanti per l’ambiente e che richiedono un elevato apporto di materia ed energia nell’intero ciclo di vita. L’intento è promuovere il concetto di Material Ecology attraverso la sinergia tra architettura e biologia sperimentando materiali eco-compatibili per il sistema involucro; materiali che all’attualità sono ancora allo stadio di prototipazione ma che costituiscono le fondamenta per una nuova pratica di progettazione integrata e sostenibile in architettura ed in innumerevoli settori penalizzati dall’impiego di risorse non rinnovabili e inquinanti e da processi produttivi e costruttivi obsoleti.
Architettura e Recupero 4.0. Innovative Building Envelope & Material Ecology: ricerca e sviluppo di materiali biopolimerici applicabili alla scala edilizia per l’isolamento termico e acustico di organismi ecosostenibili / Gallo, Donato. - (2022 Jul 19).
Architettura e Recupero 4.0. Innovative Building Envelope & Material Ecology: ricerca e sviluppo di materiali biopolimerici applicabili alla scala edilizia per l’isolamento termico e acustico di organismi ecosostenibili.
GALLO, DONATO
2022-07-19
Abstract
Il rapporto tra umanità e materia ha plasmato secoli di storia dell’architettura e dell’ars costruendi, mutevole in relazione al tipo di ambiente, della condizione geomorfologica e del genius loci. Sin dalla preistoria l’umanità ha inventato - attraverso empirismi e nuove tecniche - materiali, strumenti e architetture sempre più sofisticati e rispondenti alle esigenze abitative. Nel paesaggio evocativo della «civiltà delle macchine» del XX secolo, avviene un profondo mutamento dell’abitare moderno che scardina e rinnova l’uso razionale e scientifico della materia. I nuovi materiali quali il vetro, i conglomerati cementizi e le leghe metalliche rivoluzioneranno il linguaggio architettonico, introducendo il «mito della leggerezza» e la scissione tra struttura e involucro. Solo con le attuali conoscenze l’umanità è giunta a governare la materia nella sua struttura molecolare; un traguardo che determina la transizione da una «complessità controllata» - in cui l’obiettivo era quello di produrre materiali perfetti, privi di impurità e anisotropie - ad una «complessità gestita», nella quale anisotropie ed impurità vengono progettate appositamente per ottenere prestazioni molto precise che fanno sì che i materiali avanzati assomiglino ai materiali organici naturali per una perfetta sinergia tra organismo ecosostenibile e ambiente. Tra le numerose istanze e campi di sviluppo, la ricerca approfondisce la tematica degli involucri innovativi - Innovative Building Envelope mediante l’applicazione di materiali biopolimerici alla scala edilizia per l’isolamento termico e acustico di organismi ecosostenibili. Si indagano, quindi, le potenzialità di applicazione dei materiali biopolimerici nel settore delle costruzioni, in grado di garantire non solo un processo di dismissione biodegradabile, ma promuovere materiali prodotti da scarti che possano limitare l’utilizzo dei polimeri sintetico-artificiali o comunque, tutti quei materiali altamente inquinanti per l’ambiente e che richiedono un elevato apporto di materia ed energia nell’intero ciclo di vita. L’intento è promuovere il concetto di Material Ecology attraverso la sinergia tra architettura e biologia sperimentando materiali eco-compatibili per il sistema involucro; materiali che all’attualità sono ancora allo stadio di prototipazione ma che costituiscono le fondamenta per una nuova pratica di progettazione integrata e sostenibile in architettura ed in innumerevoli settori penalizzati dall’impiego di risorse non rinnovabili e inquinanti e da processi produttivi e costruttivi obsoleti.File | Dimensione | Formato | |
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