La determinazione del modulo complesso del conglomerato bituminoso è di fondamentale importanza ai fini del calcolo razionale delle pavimentazioni flessibili e semirigide, soprattutto in fase di rafforzamento e manutenzione delle sovrastrutture stradali esistenti. La difficoltà oggettiva di condurre determinazioni di modulo complesso giustifica ancora oggi l’adozione di metodi di valutazione empirici, che si rifanno alle proprietà volumetriche delle miscele e alle caratteristiche del legante bituminoso, pur nella consapevolezza che tali procedure possono produrre margini di errore assai ampi. Gli Autori, attraverso una campagna di prove effettuata su tre tipi di conglomerati bituminosi per strato di usura a differente composizione di inerte, pervengono alla determinazione del modulo complesso dei materiali analizzati con prove di creep statico ed applicazione del metodo dei successivi residuali, operando nel contempo specifiche valutazioni basate sui metodi empirici di letteratura. Dal confronto dei risultati ottenuti emerge con chiarezza la scarsa attendibilità dei metodi empirici a fronte dell’accertata validità del metodo dei successivi residuali.
Applicazione del metodo dei successivi residuali nella determinazione del modulo complesso di miscele di conglomerato bituminoso e confronto con i metodi empirici di letteratura
AGOSTINACCHIO, Michele;OLITA, Saverio
1998-01-01
Abstract
La determinazione del modulo complesso del conglomerato bituminoso è di fondamentale importanza ai fini del calcolo razionale delle pavimentazioni flessibili e semirigide, soprattutto in fase di rafforzamento e manutenzione delle sovrastrutture stradali esistenti. La difficoltà oggettiva di condurre determinazioni di modulo complesso giustifica ancora oggi l’adozione di metodi di valutazione empirici, che si rifanno alle proprietà volumetriche delle miscele e alle caratteristiche del legante bituminoso, pur nella consapevolezza che tali procedure possono produrre margini di errore assai ampi. Gli Autori, attraverso una campagna di prove effettuata su tre tipi di conglomerati bituminosi per strato di usura a differente composizione di inerte, pervengono alla determinazione del modulo complesso dei materiali analizzati con prove di creep statico ed applicazione del metodo dei successivi residuali, operando nel contempo specifiche valutazioni basate sui metodi empirici di letteratura. Dal confronto dei risultati ottenuti emerge con chiarezza la scarsa attendibilità dei metodi empirici a fronte dell’accertata validità del metodo dei successivi residuali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.