Pier Paolo Pasolini è stato, tra gli intellettuali italiani del secondo dopoguerra, uno tra quelli che hanno maggiormente subito il fascino degli studi antropologici, insieme al Cesare Pavese della Collana Viola einaudiana e all’Italo Calvino delle fiabe della tradizione orale, dimostrando in campi diversi e con modalità differenziate come abbia elaborato la propria poetica e la propria visione del mondo su teorie, orientamenti, analisi maturati all’interno delle ricerche e delle riflessioni riferibili all’ambito delle discipline demoetnoantropologiche. Nel presente saggio l’attenzione è, in particolare, incentrata sui suoi interessi per la letteratura popolare e, soprattutto, sulla ricezione in ambito antropologico del Canzoniere italiano e sulla sua collocazione nella relativa storia degli studi italiani.
Pasolini, il Canzoniere e la tradizione degli studi antropologici italiani
F. Mirizzi
2023-01-01
Abstract
Pier Paolo Pasolini è stato, tra gli intellettuali italiani del secondo dopoguerra, uno tra quelli che hanno maggiormente subito il fascino degli studi antropologici, insieme al Cesare Pavese della Collana Viola einaudiana e all’Italo Calvino delle fiabe della tradizione orale, dimostrando in campi diversi e con modalità differenziate come abbia elaborato la propria poetica e la propria visione del mondo su teorie, orientamenti, analisi maturati all’interno delle ricerche e delle riflessioni riferibili all’ambito delle discipline demoetnoantropologiche. Nel presente saggio l’attenzione è, in particolare, incentrata sui suoi interessi per la letteratura popolare e, soprattutto, sulla ricezione in ambito antropologico del Canzoniere italiano e sulla sua collocazione nella relativa storia degli studi italiani.File | Dimensione | Formato | |
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