L’incremento generalizzato del traffico, il sensibile aumento della velocità media di tutti i veicoli e la conseguente richiesta di pavimentazioni stradali con standard prestazionali sempre più elevati hanno già da tempo modificato l'ottica attraverso cui valutare le problematiche relative al sistema strada. Un tema di estrema attualità nel settore è senz’altro quello della sicurezza che, come è noto, è influenzata da molti fattori tra cui il comportamento dell’utente, l’efficienza del veicolo, le condizioni di visibilità, le caratteristiche e le condizioni della strada. Tra le cause o concause degli incidenti stradali rientrano sicuramente le condizioni e/o le caratteristiche inadeguate del manto stradale che, per la presenza di scarsi valori di micro e macrorugosità associati a fenomeni di aquaplaning, splash e spray, determinano una riduzione dell’attrito pneumatico-pavimentazione con conseguente aumento della scivolosità, soprattutto in presenza di elevate velocità e condizioni atmosferiche avverse. Una risposta a questo problema è rappresentata dall’impiego, nei manti di usura, del conglomerato bituminoso drenante e fonoassorbente, detto anche poroso (CBP) che, grazie all’elevata percentuale di vuoti intercomunicanti associata a buone caratteristiche meccaniche, consente di eliminare i deficit di sicurezza stradale sul bagnato, favorendo nello stesso tempo la riduzione dell’inquinamento acustico dovuto al rumore di rotolamento. Mediante l’impiego del CBP è quindi possibile ottimizzare i diversi parametri in gioco quali le caratteristiche meccaniche, la porosità, la durabilità, il costo del manto ed il ritorno economico in termini di sicurezza e di comfort di marcia. Nella realizzazione dei conglomerati bituminosi drenanti e fonoassorbenti notevole importanza assumono la scelta dei singoli componenti del conglomerato bituminoso e la formulazione del suo mix-design in modo da consentire una buona risposta del materiale agli elevati stati tensionali durante la fase di esercizio. Il presente lavoro riporta i risultati di una ricerca avente per oggetto “Conglomerati bituminosi drenanti e fonoassorbenti” eseguita negli anni 1992-1998 su finanziamento CNR-PFT2. Lo studio teorico-sperimentale è stato condotto dall’Unità Operativa dell’Università della Basilicata (PZ) ed in particolare le sperimentazioni sono state condotte presso il Laboratorio di Costruzioni Stradali. Dallo studio deriva una proposta di mix-design di conglomerati bituminosi porosi per strati di usura, mirata all’ottimizzazione delle caratteristiche intrinseche di tali materiali ed oggetto di specifica prescrizione di Capitolato, riportata in Appendice, e la messa a punto di una nuova metodologia di prova che si avvale dell’apparato M.P.T. (Macchina per prove triassiali).

Mix Design di conglomerati bituminosi porosi e definizione della funzione di snervamento tramite prove triassiali

AGOSTINACCHIO, Michele;DIOMEDI, Maurizio;OLITA, Saverio
1999-01-01

Abstract

L’incremento generalizzato del traffico, il sensibile aumento della velocità media di tutti i veicoli e la conseguente richiesta di pavimentazioni stradali con standard prestazionali sempre più elevati hanno già da tempo modificato l'ottica attraverso cui valutare le problematiche relative al sistema strada. Un tema di estrema attualità nel settore è senz’altro quello della sicurezza che, come è noto, è influenzata da molti fattori tra cui il comportamento dell’utente, l’efficienza del veicolo, le condizioni di visibilità, le caratteristiche e le condizioni della strada. Tra le cause o concause degli incidenti stradali rientrano sicuramente le condizioni e/o le caratteristiche inadeguate del manto stradale che, per la presenza di scarsi valori di micro e macrorugosità associati a fenomeni di aquaplaning, splash e spray, determinano una riduzione dell’attrito pneumatico-pavimentazione con conseguente aumento della scivolosità, soprattutto in presenza di elevate velocità e condizioni atmosferiche avverse. Una risposta a questo problema è rappresentata dall’impiego, nei manti di usura, del conglomerato bituminoso drenante e fonoassorbente, detto anche poroso (CBP) che, grazie all’elevata percentuale di vuoti intercomunicanti associata a buone caratteristiche meccaniche, consente di eliminare i deficit di sicurezza stradale sul bagnato, favorendo nello stesso tempo la riduzione dell’inquinamento acustico dovuto al rumore di rotolamento. Mediante l’impiego del CBP è quindi possibile ottimizzare i diversi parametri in gioco quali le caratteristiche meccaniche, la porosità, la durabilità, il costo del manto ed il ritorno economico in termini di sicurezza e di comfort di marcia. Nella realizzazione dei conglomerati bituminosi drenanti e fonoassorbenti notevole importanza assumono la scelta dei singoli componenti del conglomerato bituminoso e la formulazione del suo mix-design in modo da consentire una buona risposta del materiale agli elevati stati tensionali durante la fase di esercizio. Il presente lavoro riporta i risultati di una ricerca avente per oggetto “Conglomerati bituminosi drenanti e fonoassorbenti” eseguita negli anni 1992-1998 su finanziamento CNR-PFT2. Lo studio teorico-sperimentale è stato condotto dall’Unità Operativa dell’Università della Basilicata (PZ) ed in particolare le sperimentazioni sono state condotte presso il Laboratorio di Costruzioni Stradali. Dallo studio deriva una proposta di mix-design di conglomerati bituminosi porosi per strati di usura, mirata all’ottimizzazione delle caratteristiche intrinseche di tali materiali ed oggetto di specifica prescrizione di Capitolato, riportata in Appendice, e la messa a punto di una nuova metodologia di prova che si avvale dell’apparato M.P.T. (Macchina per prove triassiali).
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