Ad oggi, la crescente domanda mondiale di fonti proteiche per l'allevamento di animali non può più essere soddisfatta dalla pesca intensiva per la produzione di farine di pesce ad alto contenuto proteico, né dall'uso intensivo di terreni per colture proteiche (soia). Le proteine di insetto svolgono un ruolo importante nella sostituzione progressiva della soia e della farina di pesce e, in prospettiva, nella progressiva integrazione come nuovo alimento. Allevare insetti determina minori emissioni di gas serra e minore impronta idrica per grammo di proteine prodotte rispetto a qualsiasi altro allevamento convenzionale. Inoltre, alcuni insetti si nutrono di scarti organici. È il caso del dittero Hermetia illucens, un insetto saprofago in grado di bioconvertire scarti organici e sottoprodotti di origine vegetale, le cui larve e farine e proteine animali trasformate possono essere impiegate nella mangimistica per acquacoltura (Reg. EU 893/2017). Il processo di bioconversione, legato alla valorizzazione degli scarti agroalimentari, consente anche di ottenere prodotti secondari di elevato valore biologico ed economico, tra i quali lipidi e chitina. Le larve di H. illucens hanno un contenuto in lipidi pari a circa il 39% della biomassa larvale, ma è variabile in relazione al substarto alimentare. Per la loro composizione (acidi grassi saturi: acido laurico, miristico, palmitico e stearico, e insaturi: esadecenoico e ottadecenoico) i lipidi derivanti da H. illucens trovano impiego tal quali in mangimistica e opportunamente funzionalizzati per la produzione di biodiesel, additivi vegetali delle plastiche e per la formulazione di prodotti adatti alla cura personale (saponi, detergenti, shampoo). La chitina e i suoi derivati per le loro proprietà, come biodegradabilità, biocompatibilità, non tossicità, adsorbimento, trovano molte applicazioni in campo industriale e biomedico. Inoltre, grazie alle loro interessanti attività biologiche (antifungine, antibatteriche, antitumorali, immunoadiuvanti, antitrombogenici, anticolesterolemici) e alla bioadesività, sono ampiamente utilizzati come promotori dell'assorbimento ed agenti idratanti, nonché per la produzione di film e per la guarigione delle ferite. La chitina può essere trasformata, a seconda dell'applicazione prevista, in diverse conformazioni come nanofibrille, polveri, pellicole, gel e capsule. Le loro applicazioni includono usi in una varietà di settori, come l'industria alimentare, il trattamento delle acque reflue, l'agricoltura, l'ingegneria dei tessuti, i cosmetici, le applicazioni farmaceutiche e mediche, la produzione di carta e tessuti. Il processo di bioconversione dei sottoprodotti dell’agroalimentare mediato da H. illucens è uno strumento valido per la valorizzazione degli scarti e per la produzione sostenibile di proteine animali alternative e innovative da utilizzare come novel feed e, in prospettiva, novel food, e per la produzione di molecole (lipidi e chitina) di elevato valore economico, in ottica di economia circolare

L’insetto Hermetia illucens: una fonte sostenibile di molecole di elevato valore biologico ed economico

Scieuzo C;Franco A;Triunfo M;Salvia R;Falabella P.
2021-01-01

Abstract

Ad oggi, la crescente domanda mondiale di fonti proteiche per l'allevamento di animali non può più essere soddisfatta dalla pesca intensiva per la produzione di farine di pesce ad alto contenuto proteico, né dall'uso intensivo di terreni per colture proteiche (soia). Le proteine di insetto svolgono un ruolo importante nella sostituzione progressiva della soia e della farina di pesce e, in prospettiva, nella progressiva integrazione come nuovo alimento. Allevare insetti determina minori emissioni di gas serra e minore impronta idrica per grammo di proteine prodotte rispetto a qualsiasi altro allevamento convenzionale. Inoltre, alcuni insetti si nutrono di scarti organici. È il caso del dittero Hermetia illucens, un insetto saprofago in grado di bioconvertire scarti organici e sottoprodotti di origine vegetale, le cui larve e farine e proteine animali trasformate possono essere impiegate nella mangimistica per acquacoltura (Reg. EU 893/2017). Il processo di bioconversione, legato alla valorizzazione degli scarti agroalimentari, consente anche di ottenere prodotti secondari di elevato valore biologico ed economico, tra i quali lipidi e chitina. Le larve di H. illucens hanno un contenuto in lipidi pari a circa il 39% della biomassa larvale, ma è variabile in relazione al substarto alimentare. Per la loro composizione (acidi grassi saturi: acido laurico, miristico, palmitico e stearico, e insaturi: esadecenoico e ottadecenoico) i lipidi derivanti da H. illucens trovano impiego tal quali in mangimistica e opportunamente funzionalizzati per la produzione di biodiesel, additivi vegetali delle plastiche e per la formulazione di prodotti adatti alla cura personale (saponi, detergenti, shampoo). La chitina e i suoi derivati per le loro proprietà, come biodegradabilità, biocompatibilità, non tossicità, adsorbimento, trovano molte applicazioni in campo industriale e biomedico. Inoltre, grazie alle loro interessanti attività biologiche (antifungine, antibatteriche, antitumorali, immunoadiuvanti, antitrombogenici, anticolesterolemici) e alla bioadesività, sono ampiamente utilizzati come promotori dell'assorbimento ed agenti idratanti, nonché per la produzione di film e per la guarigione delle ferite. La chitina può essere trasformata, a seconda dell'applicazione prevista, in diverse conformazioni come nanofibrille, polveri, pellicole, gel e capsule. Le loro applicazioni includono usi in una varietà di settori, come l'industria alimentare, il trattamento delle acque reflue, l'agricoltura, l'ingegneria dei tessuti, i cosmetici, le applicazioni farmaceutiche e mediche, la produzione di carta e tessuti. Il processo di bioconversione dei sottoprodotti dell’agroalimentare mediato da H. illucens è uno strumento valido per la valorizzazione degli scarti e per la produzione sostenibile di proteine animali alternative e innovative da utilizzare come novel feed e, in prospettiva, novel food, e per la produzione di molecole (lipidi e chitina) di elevato valore economico, in ottica di economia circolare
2021
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/170855
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