Il riutilizzo dei reflui a scopo irriguo consente di sfruttare i nutrienti in essi presenti, sostituendo i concimi artificiali ed ottenendo la riduzione dell’uso di ammendanti sintetici ed il miglioramento della qualità chimico-biologica delle acque restituite ai ricettori. Tale attività, trova vincoli di carattere igienico-sanitario e dovuti all’inefficienza degli impianti di depurazione. Il presente lavoro si propone di valutare l’efficienza e l’efficacia di nuovi schemi di trattamento, derivati da un processo a fanghi attivi modificato, per il riutilizzo di acque reflue in ambito agricolo. I risultati ottenuti mostrano una rimozione parziale, anche inferiore al 50% del carico organico, un rilascio ottimale delle sostanze azotate, un risparmio economico di oltre un milione di euro rispetto agli impianti a fanghi attivi convenzionali. Il rilascio di sostanza organica risulta modulabile e selettivo tra gli schemi, a qualsiasi rapporto di rimozione, la parte rapidamente biodegradabile viene eliminata in modo praticamente completo. La valenza ambientale della pratica proposta risiede nei seguenti aspetti: minore carico di sostanze inquinanti addotte ai corpi idrici, recupero di nutrienti, riduzione dei trattamenti convenzionali di depurazione che causano emissioni di anidride carbonica e metano, diminuzione dei prelievi di risorsa idrica dalle fonti convenzionali.
Rimozione selettiva di sostanza organica da acque reflue attraverso uno schema a fanghi attivi modificato: modellazione e valutazione economica
MASI, Salvatore;CANIANI, Donatella;MANCINI, Ignazio Marcello;TRULLI, Ettore;
2008-01-01
Abstract
Il riutilizzo dei reflui a scopo irriguo consente di sfruttare i nutrienti in essi presenti, sostituendo i concimi artificiali ed ottenendo la riduzione dell’uso di ammendanti sintetici ed il miglioramento della qualità chimico-biologica delle acque restituite ai ricettori. Tale attività, trova vincoli di carattere igienico-sanitario e dovuti all’inefficienza degli impianti di depurazione. Il presente lavoro si propone di valutare l’efficienza e l’efficacia di nuovi schemi di trattamento, derivati da un processo a fanghi attivi modificato, per il riutilizzo di acque reflue in ambito agricolo. I risultati ottenuti mostrano una rimozione parziale, anche inferiore al 50% del carico organico, un rilascio ottimale delle sostanze azotate, un risparmio economico di oltre un milione di euro rispetto agli impianti a fanghi attivi convenzionali. Il rilascio di sostanza organica risulta modulabile e selettivo tra gli schemi, a qualsiasi rapporto di rimozione, la parte rapidamente biodegradabile viene eliminata in modo praticamente completo. La valenza ambientale della pratica proposta risiede nei seguenti aspetti: minore carico di sostanze inquinanti addotte ai corpi idrici, recupero di nutrienti, riduzione dei trattamenti convenzionali di depurazione che causano emissioni di anidride carbonica e metano, diminuzione dei prelievi di risorsa idrica dalle fonti convenzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.