Nel settore dell'Ingegneria Stradale, grande interesse ha suscitato la metodologia SUPERPAVE (SUperior PERforming PAVEment) per le innovazioni introdotte ai fini del mix design, in chiave prestazionale, di conglomerati bituminosi. A tal riguardo va evidenziato come tale metodologia, in particolare per i livelli 2 e 3, faccia principalmente ricorso ad un apparato (SST - SUPERPAVE Shear Tester), di costo molto elevato e pertanto di limitata diffusione nei laboratori di ricerca scientifica. In alternativa è, però, possibile ricorrere ad altre attrezzature, capaci di perseguire i medesimi obiettivi, tra cui si colloca la pressa triassiale UNIBAS M.P.T., in grado di valutare la risposta prestazionale di conglomerati bituminosi, per il tramite di ben definiti protocolli sperimentali. In tal senso, sin dal 1992 il Gruppo di Ricerca del settore stradale dell'Ateneo Lucano, nel frattempo ampliatosi, si era impegnato a mettere a punto il predetto apparato triassiale del tutto originale (UNIBAS M.PT), capace di sollecitare con stati di tensione pluriassiali il conglomerato bituminoso, pervenendo alla caratterizzazione univoca delle prestazioni del materiale, attraverso la determinazione delle leggi costitutive e cioè delle funzioni di snervamento-rottura. Attualmente, l'attenzione delle ricerche in corso è orientata verso la determinazione di tutta una serie di dati sperimentali, indispensabili per la definizione delle leggi di fatica e delle Master curves del modulo complesso di conglomerati bituminosi. Nella presente Memoria gli Autori, dopo aver esposto in sintesi l’evoluzione teorico-sperimentale della metodologia UNIBAS M.P.T., si soffermano ad illustrare le future prospettive di ricerca, sottolineandone le conseguenti ricadute applicative.
La pressa UNIBAS M.P.T.: evoluzione di una metodologia sperimentale per la definizione dei parametri prestazionali di conglomerati bituminosi
AGOSTINACCHIO, Michele;CIAMPA, DONATO;DIOMEDI, Maurizio;OLITA, Saverio
2006-01-01
Abstract
Nel settore dell'Ingegneria Stradale, grande interesse ha suscitato la metodologia SUPERPAVE (SUperior PERforming PAVEment) per le innovazioni introdotte ai fini del mix design, in chiave prestazionale, di conglomerati bituminosi. A tal riguardo va evidenziato come tale metodologia, in particolare per i livelli 2 e 3, faccia principalmente ricorso ad un apparato (SST - SUPERPAVE Shear Tester), di costo molto elevato e pertanto di limitata diffusione nei laboratori di ricerca scientifica. In alternativa è, però, possibile ricorrere ad altre attrezzature, capaci di perseguire i medesimi obiettivi, tra cui si colloca la pressa triassiale UNIBAS M.P.T., in grado di valutare la risposta prestazionale di conglomerati bituminosi, per il tramite di ben definiti protocolli sperimentali. In tal senso, sin dal 1992 il Gruppo di Ricerca del settore stradale dell'Ateneo Lucano, nel frattempo ampliatosi, si era impegnato a mettere a punto il predetto apparato triassiale del tutto originale (UNIBAS M.PT), capace di sollecitare con stati di tensione pluriassiali il conglomerato bituminoso, pervenendo alla caratterizzazione univoca delle prestazioni del materiale, attraverso la determinazione delle leggi costitutive e cioè delle funzioni di snervamento-rottura. Attualmente, l'attenzione delle ricerche in corso è orientata verso la determinazione di tutta una serie di dati sperimentali, indispensabili per la definizione delle leggi di fatica e delle Master curves del modulo complesso di conglomerati bituminosi. Nella presente Memoria gli Autori, dopo aver esposto in sintesi l’evoluzione teorico-sperimentale della metodologia UNIBAS M.P.T., si soffermano ad illustrare le future prospettive di ricerca, sottolineandone le conseguenti ricadute applicative.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.