The dissertation, developed along the lines of research of UNESCO Chair in “Mediterranean Cultural Landscapes and Communities of Knowledge” of the University of Basilicata (UniBas), aims to investigate the “Landscape Generative Narrative” as a tool capable of increase knowledge of the territory and its communities, in order to promote the enhancement of its cultural heritage and the sustainable development of the landscape and its inhabitants. The study was conducted through a multidisciplinary approach on three lines of research: the landscape, the cinematographic language, the anthropology of the sea. The first part of the contribution proposes a reflective analysis on the notion of landscape, comparing it with the main references of the contemporary anthropological debate. The second part presents the research methodology used, with a sharing of the investigation method developed within the WUC Course - Workshop of UNESCO Chair, format proposed by the UNESCO Chair of the University of Basilicata, which aims to develop the tools of audiovisual narration , and an analysis of the history and development of visual anthropology, with an in-depth study of some recent experiences such as the works of the SEL - Sensory Ethnography Lab of Harvard University, an interdisciplinary centre that creates docu-films that combine aesthetics and ethnography. The third part presents the ethnographic work on the hamlet of Torre Canne: starting from the reflection on the cultural dimension of maritime communities, the fieldwork experience connects these aspects to those inherent in the form of the sensory and subjective restitution of the immersive experience constituted by perceiving, looking and living a maritime space like that of the village of Torre Canne. The fourth part of the work illustrates the consequences of this dense investigation on the territory, consisting in the creation of a museum and memorial space inside the rooms located in the lighthouse which, as a symbolic element of the coastal landscape of the hamlet, assumes the role of a living artefact , dynamic, in constant relationship with the fishing community, and which thanks to it regenerates its identity and the sense of belonging to the territory.

La tesi, sviluppata seguendo le linee di ricerca intraprese dalla Cattedra UNESCO dell’Università della Basilicata “Paesaggi culturali del Mediterraneo e comunità di saperi”, mira ad indagare il tema della “narrazione generativa del paesaggio” come strumento capace di incrementare la conoscenza del territorio e delle sue comunità, al fine di promuovere la valorizzazione del suo patrimonio culturale e lo sviluppo sostenibile del paesaggio e dei suoi abitanti. La ricerca è stato condotta attraverso un approccio multidisciplinare su tre linee di ricerca: il paesaggio, il linguaggio cinematografico, l’antropologia del mare. La prima parte del contributo propone una corposa analisi e riflessione sulla nozione di paesaggio, confrontandola con i principali riferimenti del dibattito antropologico contemporaneo. La seconda parte presenta la metodologia di ricerca utilizzata, con una condivisione del metodo di indagine sviluppato nell’ambito del Corso WUC- Workshop of UNESCO Chair, format proposto dalla Cattedra UNESCO dell’Università della Basilicata, che mira a sviluppare gli strumenti della narrazione audiovisiva, ed un’analisi della storia e dello sviluppo della visual anthropology, con un approfondimento su alcune esperienze recenti quali i lavori del SEL - Sensory Ethnography Lab dell'Università di Harvard, un centro interdisciplinare che realizza opere mediatiche antropologicamente informate che uniscono estetica ed etnografia. La terza parte presenta il lavoro etnografico sulla frazione di Torre Canne di Fasano: partendo dalla riflessione sulla dimensione culturale delle comunità marittime, l’esperienza di ricerca sul campo connette tali problematiche a quelle inerenti la forma della restituzione sensoriale e soggettiva dell’esperienza immersiva costituita dal percepire, guardare e vivere uno spazio marittimo come quello del borgo di Torre Canne. La quarta parte del lavoro illustra le conseguenze di questa indagine densa sul territorio, costituita dalla creazione, condivisa con la comunità, di uno spazio museale e memoriale all’interno delle stanze site nel faro che, in quanto elemento simbolo del paesaggio costiero della frazione, assume il ruolo di artefatto vivo, dinamico, in costante relazione con la comunità di pescatori, e che grazie ad esso rigenera la propria identità e il senso di appartenenza al territorio.

Narrazione generativa del paesaggio: antropologia del mare, eredità patrimoniali e rappresentazioni di un borgo marittimo / Masciopinto, MICHELE CLAUDIO D.. - (2022 Jul 19).

Narrazione generativa del paesaggio: antropologia del mare, eredità patrimoniali e rappresentazioni di un borgo marittimo

MASCIOPINTO, MICHELE CLAUDIO D.
2022-07-19

Abstract

The dissertation, developed along the lines of research of UNESCO Chair in “Mediterranean Cultural Landscapes and Communities of Knowledge” of the University of Basilicata (UniBas), aims to investigate the “Landscape Generative Narrative” as a tool capable of increase knowledge of the territory and its communities, in order to promote the enhancement of its cultural heritage and the sustainable development of the landscape and its inhabitants. The study was conducted through a multidisciplinary approach on three lines of research: the landscape, the cinematographic language, the anthropology of the sea. The first part of the contribution proposes a reflective analysis on the notion of landscape, comparing it with the main references of the contemporary anthropological debate. The second part presents the research methodology used, with a sharing of the investigation method developed within the WUC Course - Workshop of UNESCO Chair, format proposed by the UNESCO Chair of the University of Basilicata, which aims to develop the tools of audiovisual narration , and an analysis of the history and development of visual anthropology, with an in-depth study of some recent experiences such as the works of the SEL - Sensory Ethnography Lab of Harvard University, an interdisciplinary centre that creates docu-films that combine aesthetics and ethnography. The third part presents the ethnographic work on the hamlet of Torre Canne: starting from the reflection on the cultural dimension of maritime communities, the fieldwork experience connects these aspects to those inherent in the form of the sensory and subjective restitution of the immersive experience constituted by perceiving, looking and living a maritime space like that of the village of Torre Canne. The fourth part of the work illustrates the consequences of this dense investigation on the territory, consisting in the creation of a museum and memorial space inside the rooms located in the lighthouse which, as a symbolic element of the coastal landscape of the hamlet, assumes the role of a living artefact , dynamic, in constant relationship with the fishing community, and which thanks to it regenerates its identity and the sense of belonging to the territory.
19-lug-2022
La tesi, sviluppata seguendo le linee di ricerca intraprese dalla Cattedra UNESCO dell’Università della Basilicata “Paesaggi culturali del Mediterraneo e comunità di saperi”, mira ad indagare il tema della “narrazione generativa del paesaggio” come strumento capace di incrementare la conoscenza del territorio e delle sue comunità, al fine di promuovere la valorizzazione del suo patrimonio culturale e lo sviluppo sostenibile del paesaggio e dei suoi abitanti. La ricerca è stato condotta attraverso un approccio multidisciplinare su tre linee di ricerca: il paesaggio, il linguaggio cinematografico, l’antropologia del mare. La prima parte del contributo propone una corposa analisi e riflessione sulla nozione di paesaggio, confrontandola con i principali riferimenti del dibattito antropologico contemporaneo. La seconda parte presenta la metodologia di ricerca utilizzata, con una condivisione del metodo di indagine sviluppato nell’ambito del Corso WUC- Workshop of UNESCO Chair, format proposto dalla Cattedra UNESCO dell’Università della Basilicata, che mira a sviluppare gli strumenti della narrazione audiovisiva, ed un’analisi della storia e dello sviluppo della visual anthropology, con un approfondimento su alcune esperienze recenti quali i lavori del SEL - Sensory Ethnography Lab dell'Università di Harvard, un centro interdisciplinare che realizza opere mediatiche antropologicamente informate che uniscono estetica ed etnografia. La terza parte presenta il lavoro etnografico sulla frazione di Torre Canne di Fasano: partendo dalla riflessione sulla dimensione culturale delle comunità marittime, l’esperienza di ricerca sul campo connette tali problematiche a quelle inerenti la forma della restituzione sensoriale e soggettiva dell’esperienza immersiva costituita dal percepire, guardare e vivere uno spazio marittimo come quello del borgo di Torre Canne. La quarta parte del lavoro illustra le conseguenze di questa indagine densa sul territorio, costituita dalla creazione, condivisa con la comunità, di uno spazio museale e memoriale all’interno delle stanze site nel faro che, in quanto elemento simbolo del paesaggio costiero della frazione, assume il ruolo di artefatto vivo, dinamico, in costante relazione con la comunità di pescatori, e che grazie ad esso rigenera la propria identità e il senso di appartenenza al territorio.
antropologia del mare; museologia; paesaggio; linguaggi visivi; patrimonio culturale
anthropology of the sea; museum studies; landscape; visual languages; cultural heritage
Narrazione generativa del paesaggio: antropologia del mare, eredità patrimoniali e rappresentazioni di un borgo marittimo / Masciopinto, MICHELE CLAUDIO D.. - (2022 Jul 19).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/158066
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