The research on the rupestrian site of S. Falcione, located on the plateau in front of the ravine that separates the Historical Archaeological Park of the Rupestrian Churches and the Murgia Materana from the city of Matera, started in 2014 within the framework of the Project Applications of new survey technologies in archaeology (GIS, 3D photomodelling, Archaeometry). Case studies of urban and rural rocky sites and fortified sites in southern Italy (Basilicata) and central France (Murol, Auvergne), funded by the Galileo Programme 2013-2014 of the Italian-French University and directed by the writer in partnership with the Université Rennes2 (D. Allios). The work carried out within the project is also an integral part of the archaeological analysis on the transformations of the settlement structure of the urban centre of Matera and its territory between antiquity and the Middle Ages, aimed at drawing up the map of the archaeological potential of the city, a project shared with the Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio of Basilicata and the Municipality of Matera (COLUCCI et al. 2008; SOGLIANI 2010; 2015; 2017). The preliminary results of these studies are now part of a larger research project called CHORA-Laboratori di Archeologia in Basilicata, directed by the Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, in partnership with the École Pratique des Hautes Études di Parigi (S. Verger) and the Università degli Studi di Roma Tor Vergata (M. Fabbri). Fabbri), and specifically for the rupestrian settlements, the Digital Atlas of Rupestrian Heritage of Matera (DARHE) is being finalised, through the overall 3D documentation of churches, monastic settlements, quarries, service structures, cisterns, dwellings and with some experiments in virtual reality.

Le ricerche sul complesso rupestre di S. Falcione, ubicato sul pianoro antistante la gravina che separa il Parco storico archeologico delle chiese rupestri e della Murgia materana dalla città di Matera, sono iniziate nel 2014 nell’ambito del Progetto Applicazioni di nuove tecnologie di indagine in archeologia (GIS, fotomodellazione 3D, Archeometria). Casi di studio relativi a siti rupestri urbani e rurali e siti fortificati in Italia meridionale (Basilicata) e nella Francia centrale (Murol, Auvergne), finanziato dal Programma Galileo 2013-2014 dell’Università italo-francese e diretto da chi scrive in partenariato con l’Université Rennes2 (D. Allios). Il lavoro condotto nell’ambito del Progetto costituisce inoltre parte integrante dell’analisi archeologica relativa alle trasformazioni dell’assetto insediativo del centro urbano di Matera e del suo territorio tra antichità e medioevo, finalizzata alla redazione della carta del potenziale archeologico della città, progetto condiviso con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, con il Comune di Matera (COLUCCI et al. 2008; SOGLIANI 2010; 2015; 2017). I risultati preliminari di questi studi sono attualmente confluiti in un più vasto progetto di ricerca denominato CHORA-Laboratori di Archeologia in Basilicata, diretto dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, in partenariato con l’École Pratique des Hautes Études di Parigi (S. Verger) e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (M. Fabbri) e nello specifico per l’insediamento rupestre, si sta portando a compimento la realizzazione dell’Atlante digitale del patrimonio rupestre di Matera (DARHE-Digital Atlas of rupestrian heritage), attraverso la documentazione 3D complessiva di chiese, insediamenti monastici, cave, strutture di servizio, cisterne, abitazioni e con alcune sperimentazioni di realtà virtuale

Ricerche archeologiche sulla Murgia materana. Il complesso rupestre di San Falcione

Sogliani F.
;
Gargiulo B.;Vitale V.
2018-01-01

Abstract

Le ricerche sul complesso rupestre di S. Falcione, ubicato sul pianoro antistante la gravina che separa il Parco storico archeologico delle chiese rupestri e della Murgia materana dalla città di Matera, sono iniziate nel 2014 nell’ambito del Progetto Applicazioni di nuove tecnologie di indagine in archeologia (GIS, fotomodellazione 3D, Archeometria). Casi di studio relativi a siti rupestri urbani e rurali e siti fortificati in Italia meridionale (Basilicata) e nella Francia centrale (Murol, Auvergne), finanziato dal Programma Galileo 2013-2014 dell’Università italo-francese e diretto da chi scrive in partenariato con l’Université Rennes2 (D. Allios). Il lavoro condotto nell’ambito del Progetto costituisce inoltre parte integrante dell’analisi archeologica relativa alle trasformazioni dell’assetto insediativo del centro urbano di Matera e del suo territorio tra antichità e medioevo, finalizzata alla redazione della carta del potenziale archeologico della città, progetto condiviso con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, con il Comune di Matera (COLUCCI et al. 2008; SOGLIANI 2010; 2015; 2017). I risultati preliminari di questi studi sono attualmente confluiti in un più vasto progetto di ricerca denominato CHORA-Laboratori di Archeologia in Basilicata, diretto dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, in partenariato con l’École Pratique des Hautes Études di Parigi (S. Verger) e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata (M. Fabbri) e nello specifico per l’insediamento rupestre, si sta portando a compimento la realizzazione dell’Atlante digitale del patrimonio rupestre di Matera (DARHE-Digital Atlas of rupestrian heritage), attraverso la documentazione 3D complessiva di chiese, insediamenti monastici, cave, strutture di servizio, cisterne, abitazioni e con alcune sperimentazioni di realtà virtuale
2018
978-88-7814-869-7
The research on the rupestrian site of S. Falcione, located on the plateau in front of the ravine that separates the Historical Archaeological Park of the Rupestrian Churches and the Murgia Materana from the city of Matera, started in 2014 within the framework of the Project Applications of new survey technologies in archaeology (GIS, 3D photomodelling, Archaeometry). Case studies of urban and rural rocky sites and fortified sites in southern Italy (Basilicata) and central France (Murol, Auvergne), funded by the Galileo Programme 2013-2014 of the Italian-French University and directed by the writer in partnership with the Université Rennes2 (D. Allios). The work carried out within the project is also an integral part of the archaeological analysis on the transformations of the settlement structure of the urban centre of Matera and its territory between antiquity and the Middle Ages, aimed at drawing up the map of the archaeological potential of the city, a project shared with the Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio of Basilicata and the Municipality of Matera (COLUCCI et al. 2008; SOGLIANI 2010; 2015; 2017). The preliminary results of these studies are now part of a larger research project called CHORA-Laboratori di Archeologia in Basilicata, directed by the Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Matera, in partnership with the École Pratique des Hautes Études di Parigi (S. Verger) and the Università degli Studi di Roma Tor Vergata (M. Fabbri). Fabbri), and specifically for the rupestrian settlements, the Digital Atlas of Rupestrian Heritage of Matera (DARHE) is being finalised, through the overall 3D documentation of churches, monastic settlements, quarries, service structures, cisterns, dwellings and with some experiments in virtual reality.
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