Il tema dell’architettura Moderna costituisce, ancora oggi, un argomento di grande rilevanza, una vera e propria necessità, in termini di conservazione e di restauro di questo straordinario patrimonio, costituito da strutture e opere monumentali che insistono sul territorio dell’ex impero italiano. Fra queste, un rilevante ambito di ricerca è quello proposto all’interno di questo volume, ovvero dell’architettura che ha caratterizzato il territorio delle ex colonie italiane di Albania, del Corno d’Africa, della Grecia e anche della Cina. Già lo spazio urbano realizzato nelle colonie racconta in modo chiaro i più evidenti e travagliati rapporti coloniali, simbolo duale di un incontro e scontro fra coloni e colonizzati. Rispetto a ciò, tuttavia, il volume offre una testimonianza di quei tempi attraverso una attenta ricostruzione documentaria delle politiche e delle prassi costruttive codificate da successive generazioni di politiche generazionali che hanno visto convivere la popolazione indigena con quella italiana. Le nuove esigenze abitative e, in particolare, l’evoluzione della politica espansionista dopo la Prima Grande Guerra ha evidenziato prassi costruttive sempre più vocate alla rapidità di cantierizzazione, sperimentazione di nuovi materiali e tecniche costruttive applicate a schemi tipologici e architetture che guardavano con interesse alle esperienze d’Oltralpe e, al contempo, al passato di retorica romana. In questo contesto di fermento, l’esperienza italiana nel territorio coloniale, oltre a confermare l’egemonia sul territorio del Mediterraneo, getta le basi per l’applicazione in loco di nuovi brevetti e sperimentazioni che, molto spesso, dalle colonie furono importate e ampiamente adoperate in Italia. Questo volume, pertanto, rappresenta una concreta occasione per dare visibilità ad un ambito di ricerca che mette luce una interessante trama storico-architettonica che racconta l’esperienza italiana nelle colonie e, ad oggi, l’estrema necessità di conoscere e valorizzare questi temi per conservare, recuperare e tutelare questo patrimonio architettonico che ha segnato una parentesi di storia durata circa mezzo secolo.

L'Architettura delle colonie d'Oltremare. Un riflesso della "Modernità" fra sperimentalismo e identità nazionale.

Pier Pasquale Trausi;Antonello Pagliuca;
2021-01-01

Abstract

Il tema dell’architettura Moderna costituisce, ancora oggi, un argomento di grande rilevanza, una vera e propria necessità, in termini di conservazione e di restauro di questo straordinario patrimonio, costituito da strutture e opere monumentali che insistono sul territorio dell’ex impero italiano. Fra queste, un rilevante ambito di ricerca è quello proposto all’interno di questo volume, ovvero dell’architettura che ha caratterizzato il territorio delle ex colonie italiane di Albania, del Corno d’Africa, della Grecia e anche della Cina. Già lo spazio urbano realizzato nelle colonie racconta in modo chiaro i più evidenti e travagliati rapporti coloniali, simbolo duale di un incontro e scontro fra coloni e colonizzati. Rispetto a ciò, tuttavia, il volume offre una testimonianza di quei tempi attraverso una attenta ricostruzione documentaria delle politiche e delle prassi costruttive codificate da successive generazioni di politiche generazionali che hanno visto convivere la popolazione indigena con quella italiana. Le nuove esigenze abitative e, in particolare, l’evoluzione della politica espansionista dopo la Prima Grande Guerra ha evidenziato prassi costruttive sempre più vocate alla rapidità di cantierizzazione, sperimentazione di nuovi materiali e tecniche costruttive applicate a schemi tipologici e architetture che guardavano con interesse alle esperienze d’Oltralpe e, al contempo, al passato di retorica romana. In questo contesto di fermento, l’esperienza italiana nel territorio coloniale, oltre a confermare l’egemonia sul territorio del Mediterraneo, getta le basi per l’applicazione in loco di nuovi brevetti e sperimentazioni che, molto spesso, dalle colonie furono importate e ampiamente adoperate in Italia. Questo volume, pertanto, rappresenta una concreta occasione per dare visibilità ad un ambito di ricerca che mette luce una interessante trama storico-architettonica che racconta l’esperienza italiana nelle colonie e, ad oggi, l’estrema necessità di conoscere e valorizzare questi temi per conservare, recuperare e tutelare questo patrimonio architettonico che ha segnato una parentesi di storia durata circa mezzo secolo.
2021
978-88-492-4101-3
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