Il contributo analizza le notizie relative alle presenze monastiche nella città e nel territorio di Melfi nell'alto medioevo, sino all'arrivo dei normanni. Oltre insediamenti minori, restano casi più significativi quelli dell'abbazia di S. Michele di Monticchio, la più antica abbazia autonoma attestata in Basilicata e le dipendenze di monasteri più importanti come S. Maria di Banzi o la Trinità di Venosa. Esce invece ridimensionata la presenza di priorati cavensi, il cui ruolo era stato sovradimensionato a causa di confusioni con documenti che riguardano Molfetta e non Mefli. Da ultimo si segnala presenza abbastanza a lungo nel territorio di san Guglielmo da Vercelli, fondatore di S. Maria di Montevergine, la cui azione non diede però vita a fondazioni stabili nel territorio.
Territorio e monachesimo
Francesco Panarelli
2021-01-01
Abstract
Il contributo analizza le notizie relative alle presenze monastiche nella città e nel territorio di Melfi nell'alto medioevo, sino all'arrivo dei normanni. Oltre insediamenti minori, restano casi più significativi quelli dell'abbazia di S. Michele di Monticchio, la più antica abbazia autonoma attestata in Basilicata e le dipendenze di monasteri più importanti come S. Maria di Banzi o la Trinità di Venosa. Esce invece ridimensionata la presenza di priorati cavensi, il cui ruolo era stato sovradimensionato a causa di confusioni con documenti che riguardano Molfetta e non Mefli. Da ultimo si segnala presenza abbastanza a lungo nel territorio di san Guglielmo da Vercelli, fondatore di S. Maria di Montevergine, la cui azione non diede però vita a fondazioni stabili nel territorio.File | Dimensione | Formato | |
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