L’autore prova, in questo contributo, ad analizzare come l’evoluzione normativa scolastica negli ultimi due decenni, abbia contribuito a delineare un aspetto inedito del dirigente scolastico che si qualifica, innanzitutto, come garante del successo formativo di tutti e di ciascuno. Ravvisa in tale ruolo un disallineamento istituzionale in quanto, disatteso il principio di buon andamento della pubblica amministrazione che separa nettamente i compiti di gestione e amministrazione dalle funzioni di indirizzo, con un atto forse poco consapevole il legislatore li riunisce attribuendoli al dirigente scolastico. Tuttavia, tale situazione potrebbe rappresentare un punto di forza se, in un novellato testo normativo il legislatore volesse chiarire, precisandoli, gli ambiti di intervento e i confini dell’autonomia scolastica. Solo in una dimensione autonoma dell’istituzione scolastica il dirigente può svolgere la sua funzione primaria, mettendo in campo competenze complesse e propedeutiche al successo formativo degli studenti quali la redazione di un atto di indirizzo sostanziale e non solo formale alla stesura di un Piano dell’Offerta Formativa rispondente alle esigenze del territorio nella dimensione locale e nel contesto nazionale.
Il dirigente scolastico e le nuove frontiere della scuola dell'autonomia
Claudio De Luca
2019-01-01
Abstract
L’autore prova, in questo contributo, ad analizzare come l’evoluzione normativa scolastica negli ultimi due decenni, abbia contribuito a delineare un aspetto inedito del dirigente scolastico che si qualifica, innanzitutto, come garante del successo formativo di tutti e di ciascuno. Ravvisa in tale ruolo un disallineamento istituzionale in quanto, disatteso il principio di buon andamento della pubblica amministrazione che separa nettamente i compiti di gestione e amministrazione dalle funzioni di indirizzo, con un atto forse poco consapevole il legislatore li riunisce attribuendoli al dirigente scolastico. Tuttavia, tale situazione potrebbe rappresentare un punto di forza se, in un novellato testo normativo il legislatore volesse chiarire, precisandoli, gli ambiti di intervento e i confini dell’autonomia scolastica. Solo in una dimensione autonoma dell’istituzione scolastica il dirigente può svolgere la sua funzione primaria, mettendo in campo competenze complesse e propedeutiche al successo formativo degli studenti quali la redazione di un atto di indirizzo sostanziale e non solo formale alla stesura di un Piano dell’Offerta Formativa rispondente alle esigenze del territorio nella dimensione locale e nel contesto nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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