Lo studio di Mariafilomena Anzalone si presenta come una ricostruzione della genesi e dello sviluppo del tema della volontà all’interno della riflessione hegeliana sulla soggettività. Prendendo in considerazione un complesso di scritti che va dagli anni della formazione fino alle principali elaborazioni sistematiche jenesi, l’autrice delinea un quadro dei riferimenti intellettuali e filosofici del giovane Hegel, facendo emergere, nel contempo, la visione armonica dell’uomo che fa da sfondo alle sue prime ricerche. Negli anni jenesi, segnati dalla “scoperta” del principio moderno della soggettività, tale visione si traduce in una caratterizzazione delle forme e delle strutture della soggettività individuale che, lungi dal risolversi in una tradizionale classificazione delle facoltà, coglie il senso profondo del loro dialettico sviluppo. Si afferma così un’idea del soggetto e, in particolare del soggetto agente, che, rifiutando ogni netta contrapposizione tra la dimensione pulsionale e quella dell’agire volontario, ne legittima piuttosto la continuità e affida, proprio alla volontà, il compito di tradurre la razionalità del sapere nella realtà vivente e concreta dello spirito.

Volontà e soggettività nel giovane Hegel

Anzalone, Mariafilomena
2008-01-01

Abstract

Lo studio di Mariafilomena Anzalone si presenta come una ricostruzione della genesi e dello sviluppo del tema della volontà all’interno della riflessione hegeliana sulla soggettività. Prendendo in considerazione un complesso di scritti che va dagli anni della formazione fino alle principali elaborazioni sistematiche jenesi, l’autrice delinea un quadro dei riferimenti intellettuali e filosofici del giovane Hegel, facendo emergere, nel contempo, la visione armonica dell’uomo che fa da sfondo alle sue prime ricerche. Negli anni jenesi, segnati dalla “scoperta” del principio moderno della soggettività, tale visione si traduce in una caratterizzazione delle forme e delle strutture della soggettività individuale che, lungi dal risolversi in una tradizionale classificazione delle facoltà, coglie il senso profondo del loro dialettico sviluppo. Si afferma così un’idea del soggetto e, in particolare del soggetto agente, che, rifiutando ogni netta contrapposizione tra la dimensione pulsionale e quella dell’agire volontario, ne legittima piuttosto la continuità e affida, proprio alla volontà, il compito di tradurre la razionalità del sapere nella realtà vivente e concreta dello spirito.
2008
9788860260802
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