Sentimenti, passioni, impulsi, ma anche riflessione, libertà, razionalità: tutti questi elementi entrano in gioco quando vogliamo qualcosa. Per Hegel essi non sono semplicemente in relazione con il nostro volere, ma lo costituiscono: sono le forme che assume l’attività dello spirito entro se stesso quando si fa pratico, quando intraprende il percorso di produzione del proprio mondo. Nella psicologia Hegel si arresta alle soglie della costruzione di questo mondo: non entra nel merito di ciò che lo spirito pratico realizza a partire dalla posizione dei suoi scopi ma rende ragione delle spinte, delle pulsioni, dei moventi che ne sono alla base, facendo emergere l’aspetto distintivo che caratterizza i diversi contenuti assunti come fini dalla volontà. Il libro, a partire da una ricostruzione dell’originale prospettiva della psicologia di Hegel, analizza la sua concezione del volere e la pone in relazione al dibattito filosofico del tempo. L’idea hegeliana di una volontà che si sviluppa lungo l’arco che va dal sentire al pensare viene letta come il tentativo di ricomporre la scissione kantiana tra sentire e volere, senza cadere in qualche forma di romantica esaltazione del sentimento.
Forme del pratico nella psicologia di Hegel
Anzalone, Mariafilomena
2012-01-01
Abstract
Sentimenti, passioni, impulsi, ma anche riflessione, libertà, razionalità: tutti questi elementi entrano in gioco quando vogliamo qualcosa. Per Hegel essi non sono semplicemente in relazione con il nostro volere, ma lo costituiscono: sono le forme che assume l’attività dello spirito entro se stesso quando si fa pratico, quando intraprende il percorso di produzione del proprio mondo. Nella psicologia Hegel si arresta alle soglie della costruzione di questo mondo: non entra nel merito di ciò che lo spirito pratico realizza a partire dalla posizione dei suoi scopi ma rende ragione delle spinte, delle pulsioni, dei moventi che ne sono alla base, facendo emergere l’aspetto distintivo che caratterizza i diversi contenuti assunti come fini dalla volontà. Il libro, a partire da una ricostruzione dell’originale prospettiva della psicologia di Hegel, analizza la sua concezione del volere e la pone in relazione al dibattito filosofico del tempo. L’idea hegeliana di una volontà che si sviluppa lungo l’arco che va dal sentire al pensare viene letta come il tentativo di ricomporre la scissione kantiana tra sentire e volere, senza cadere in qualche forma di romantica esaltazione del sentimento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.