Un caso esemplare della ‘competizione’ tra committenza letteraria e artistica a Venezia è la morte di Irene di Spilimbergo, nel 1559. Mentre l’Atanagi curava un vasto tombeau, il ritratto della donna veniva ritoccato post mortem da Tiziano. In uno dei sonetti con cui Dolce partecipa all’antologia, oggetto del presente studio, traspaiono in filigrana i temi essenziali del dibattito sul ‘vero’ in pittura e in poesia, già oggetto della dedica della Paraphrasi alla satira sesta di Giovenale e del Dialogo della Pittura.

«Pure vi manca il vivo»: Ludovico Dolce, tra l’elogio a Tiziano e la difesa della poesia

Acucella, Cristina
2018-01-01

Abstract

Un caso esemplare della ‘competizione’ tra committenza letteraria e artistica a Venezia è la morte di Irene di Spilimbergo, nel 1559. Mentre l’Atanagi curava un vasto tombeau, il ritratto della donna veniva ritoccato post mortem da Tiziano. In uno dei sonetti con cui Dolce partecipa all’antologia, oggetto del presente studio, traspaiono in filigrana i temi essenziali del dibattito sul ‘vero’ in pittura e in poesia, già oggetto della dedica della Paraphrasi alla satira sesta di Giovenale e del Dialogo della Pittura.
2018
9788890790553
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