Il contributo mira a mettere in luce l’esperimento di “scuola nuova” condotto dal maestro Arturo Arcomano (1927-2007) in un piccolo paese della Basilicata, nel Meridione d’Italia, negli anni Cinquanta del Novecento. Dopo la morte dello studioso, docente universitario e uomo politico, la famiglia ha deciso di riordinare e sottoporre ad una prima inventariazione l’archivio privato, dal notevole interesse storico. Uno dei nuclei documentari che assicura esiti di maggiore interesse alla presente ricerca sugli egodocumenti di maestri e alunni è costituito dal fondo che conserva alcuni diari giornalieri del maestro, insieme ai quaderni ed ai giornalini scolastici prodotti dai suoi alunni. Attingendo a tali materiali, infatti, è possibile respirare “il soffio di vita nuova” che attraversò la scuola di Roccanova, dove Arcomano mise in pratica le metodologie didattiche che si andavano diffondendo in quegli anni, tra cui l’uso del testo libero e l’attività della piccola tipografia a scuola di Freinet. In sintesi, l’utilizzo delle fonti individuate consente: 1) di comprovare il valore storico-educativo dei fondi archivistici privati; 2) di definire non tanto i tratti dell’intellettuale Arcomano, quanto quelli di maestro della scuola nuova; 3) di conoscere soprattutto - attraverso lo sguardo incrociato offerto dalla testimonianza degli scritti del maestro e da quella speculare degli scritti dei piccoli scolari -, gli importanti risultati ottenuti dal processo di rinnovamento educativo che portò lontano da ogni forma di astrazione e si pose realmente vicino al mondo vivo dei bambini.

I diari e i quaderni scolastici quali fonti per lo studio delle pratiche educative del passato. L’esperimento didattico del maestro Arcomano nella “scuola nuova” di Basilicata a metà del Novecento

M. D'Alessio
2018-01-01

Abstract

Il contributo mira a mettere in luce l’esperimento di “scuola nuova” condotto dal maestro Arturo Arcomano (1927-2007) in un piccolo paese della Basilicata, nel Meridione d’Italia, negli anni Cinquanta del Novecento. Dopo la morte dello studioso, docente universitario e uomo politico, la famiglia ha deciso di riordinare e sottoporre ad una prima inventariazione l’archivio privato, dal notevole interesse storico. Uno dei nuclei documentari che assicura esiti di maggiore interesse alla presente ricerca sugli egodocumenti di maestri e alunni è costituito dal fondo che conserva alcuni diari giornalieri del maestro, insieme ai quaderni ed ai giornalini scolastici prodotti dai suoi alunni. Attingendo a tali materiali, infatti, è possibile respirare “il soffio di vita nuova” che attraversò la scuola di Roccanova, dove Arcomano mise in pratica le metodologie didattiche che si andavano diffondendo in quegli anni, tra cui l’uso del testo libero e l’attività della piccola tipografia a scuola di Freinet. In sintesi, l’utilizzo delle fonti individuate consente: 1) di comprovare il valore storico-educativo dei fondi archivistici privati; 2) di definire non tanto i tratti dell’intellettuale Arcomano, quanto quelli di maestro della scuola nuova; 3) di conoscere soprattutto - attraverso lo sguardo incrociato offerto dalla testimonianza degli scritti del maestro e da quella speculare degli scritti dei piccoli scolari -, gli importanti risultati ottenuti dal processo di rinnovamento educativo che portò lontano da ogni forma di astrazione e si pose realmente vicino al mondo vivo dei bambini.
2018
978-84-948270-6-8
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