La variegata complessità paesaggistica del territorio italiano, legata alle peculiari caratteristiche geomorfologiche, diverse da posto a posto, ha permesso, nel tempo, di sviluppare numerose tipologie costruttive tradizionali, ancora ampiamente presenti e visibili sul territorio nazionale, per fare fronte alle esigenze abitative impiegando materiali autoctoni in grado di assicurare naturalmente elevate prestazioni bioclimatiche ed ecologiche. A tale regola non si è sottratta la Puglia, più precisamente il paesaggio carsico murgiano in valle d’Itria associato alla sua costruzione tipica “il trullo “. Si tratta di costruzioni straordinariamente semplici, coniche, realizzate a secco, esempio di una universale affascinante architettura spontanea, con qualità antisismiche e di bioedilizia passiva. La costruzione a trullo, tramandata dai contadini oramai da secoli, è caratterizzata da un forte legame con il luogo che si manifesta non solo con il ricorso a forme semplici e materie prime autoctone ma anche con l’ adozione di espedienti costruttivi finalizzati al necessario controllo delle condizioni climatico-ambientali (temperatura, irraggiamento solare, vento, precipitazioni atmosferiche) si tratta di una struttura nata e conservata nel rispetto dei principi della bioarchitettura. Generazioni di contadini e pastori hanno correlato la loro capacità creativa con i loro bisogni affrancandosi da precedenti condizionamenti stilistici, rendendosi autonomi rispetto alle tendenze architettoniche contemporanee e successive. Le tecniche di costruzione e i materiali usati sono praticamente omogenei in totale sincronia cromatica con il paesaggio circostante così che se ne deduce un vero e proprio "idioma" (o linguaggio) architettonico che rappresenta una frazione importante dell'intero patrimonio abitativo pugliese. La Puglia si esprime in trulli come le Alpi si esprimono nelle baite in legno. Nel contributo viene dunque evidenziato il connubio esistente tra l’aspetto geologico-paesaggistico della vasta depressione morfotettonica: la valle d’Itria e quello architettonico della tipica costruzione autoctona pugliese: il trullo e vengono descritte le strategie da adottare per la salvaguardia dello spettacolare paesaggio “Trullo-Valle d’Itria” .

”I TRULLI E IL PAESAGGIO CARSICO DELLA VALLE D’ITRIA STRATEGIE PER LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE -

Emanuele Giaccari
2016-01-01

Abstract

La variegata complessità paesaggistica del territorio italiano, legata alle peculiari caratteristiche geomorfologiche, diverse da posto a posto, ha permesso, nel tempo, di sviluppare numerose tipologie costruttive tradizionali, ancora ampiamente presenti e visibili sul territorio nazionale, per fare fronte alle esigenze abitative impiegando materiali autoctoni in grado di assicurare naturalmente elevate prestazioni bioclimatiche ed ecologiche. A tale regola non si è sottratta la Puglia, più precisamente il paesaggio carsico murgiano in valle d’Itria associato alla sua costruzione tipica “il trullo “. Si tratta di costruzioni straordinariamente semplici, coniche, realizzate a secco, esempio di una universale affascinante architettura spontanea, con qualità antisismiche e di bioedilizia passiva. La costruzione a trullo, tramandata dai contadini oramai da secoli, è caratterizzata da un forte legame con il luogo che si manifesta non solo con il ricorso a forme semplici e materie prime autoctone ma anche con l’ adozione di espedienti costruttivi finalizzati al necessario controllo delle condizioni climatico-ambientali (temperatura, irraggiamento solare, vento, precipitazioni atmosferiche) si tratta di una struttura nata e conservata nel rispetto dei principi della bioarchitettura. Generazioni di contadini e pastori hanno correlato la loro capacità creativa con i loro bisogni affrancandosi da precedenti condizionamenti stilistici, rendendosi autonomi rispetto alle tendenze architettoniche contemporanee e successive. Le tecniche di costruzione e i materiali usati sono praticamente omogenei in totale sincronia cromatica con il paesaggio circostante così che se ne deduce un vero e proprio "idioma" (o linguaggio) architettonico che rappresenta una frazione importante dell'intero patrimonio abitativo pugliese. La Puglia si esprime in trulli come le Alpi si esprimono nelle baite in legno. Nel contributo viene dunque evidenziato il connubio esistente tra l’aspetto geologico-paesaggistico della vasta depressione morfotettonica: la valle d’Itria e quello architettonico della tipica costruzione autoctona pugliese: il trullo e vengono descritte le strategie da adottare per la salvaguardia dello spettacolare paesaggio “Trullo-Valle d’Itria” .
2016
978-88-7970-8016-6
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