Il Fjaolor di Emanuele Giordano del 1963, pur con i suoi limiti, fonetici e lessicali, rimane l’unico strumento per un approccio lessicale alla lingua arbëresh . Interessanti spunti di riflessione hanno fornito le parole terminanti in –and ed –end come kumandànd e presidhènd per la loro singolarità, dal momento che in questi troviamo al posto dell’occlusiva sorda <t> la sonora <d>, a differenza dei corrispettivi termini albanesi che non presentano sonorizzazione della sorda. Per il Giordano la pronuncia albanese di –ant ed –ent corrisponde a quella arbëresh di –and ed –end. In questa sede si ipotizza che le diverse realizzazioni fonetiche siano da ricondurre alla diversa fonte di derivazione. Trattandosi, infatti, per lo più di voci dotte, esse sembrerebbero passate in albanese direttamente dal latino o dall’italiano, mentre in arbëresh la lingua modello sarebbe stata il dialetto calabrese della zona cosentina, da cui avrebbero derivato la lenizione.
Appunti sul lessico arbëresh raccolto dal Giordano
DELL'AGLIO, MONICA
2002-01-01
Abstract
Il Fjaolor di Emanuele Giordano del 1963, pur con i suoi limiti, fonetici e lessicali, rimane l’unico strumento per un approccio lessicale alla lingua arbëresh . Interessanti spunti di riflessione hanno fornito le parole terminanti in –and ed –end come kumandànd e presidhènd per la loro singolarità, dal momento che in questi troviamo al posto dell’occlusiva sordaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.