Durante la sequenza sismica che colpì il Molise nel corso del 2002 il comune di Bonefro subì globalmente danni moderati, con una intensità macrosismica attribuita pari al VII grado MCS, ad esclusione di un edificio in c.a. realizzato nel 1984 dall’IACP di Campobasso. In tale edificio l’evento del 31 ottobre 2002 (M=5.4) determinò danni strutturali che furono poi notevolmente aggravati dall’evento successivo del 1 novembre 2002 (M=5.3) producendo complessivamente un danno stimabile in un grado 4 secondo la Scala Macrosismica Europea del 1998. Durante il secondo evento, per un caso fortuito, venne effettuata sulla struttura una registrazione sismometrica della durata di 5 minuti, in grado di evidenziare l’andamento delle frequenze fondamentali dell’edificio, prima, durante e dopo la scossa. Vista la peculiarità del caso e la ricchezza di dati ed informazioni disponibili, il gruppo di lavoro del DiSGG dell’Università di Basilicata, sulla base delle frequenze ricavate dalle registrazioni velocimetriche in situ, ha effettuato una serie di valutazioni sul comportamento dinamico della struttura durante il sisma. Obiettivo principale delle analisi era quello di definire una modellazione della struttura affidabile, in grado di consentire, in una seconda fase, l’interpretazione del comportamento sismico non lineare e dei meccanismi di danneggiamento.

Identificazione delle caratteristiche strutturali dell’edificio IACP di Bonefro gravemente danneggiato nel sisma del Molise 2002

MASI, Angelo;MUCCIARELLI, Marco;PONZO, Felice Carlo;DI CESARE, ANTONIO;VONA, Marco
2004-01-01

Abstract

Durante la sequenza sismica che colpì il Molise nel corso del 2002 il comune di Bonefro subì globalmente danni moderati, con una intensità macrosismica attribuita pari al VII grado MCS, ad esclusione di un edificio in c.a. realizzato nel 1984 dall’IACP di Campobasso. In tale edificio l’evento del 31 ottobre 2002 (M=5.4) determinò danni strutturali che furono poi notevolmente aggravati dall’evento successivo del 1 novembre 2002 (M=5.3) producendo complessivamente un danno stimabile in un grado 4 secondo la Scala Macrosismica Europea del 1998. Durante il secondo evento, per un caso fortuito, venne effettuata sulla struttura una registrazione sismometrica della durata di 5 minuti, in grado di evidenziare l’andamento delle frequenze fondamentali dell’edificio, prima, durante e dopo la scossa. Vista la peculiarità del caso e la ricchezza di dati ed informazioni disponibili, il gruppo di lavoro del DiSGG dell’Università di Basilicata, sulla base delle frequenze ricavate dalle registrazioni velocimetriche in situ, ha effettuato una serie di valutazioni sul comportamento dinamico della struttura durante il sisma. Obiettivo principale delle analisi era quello di definire una modellazione della struttura affidabile, in grado di consentire, in una seconda fase, l’interpretazione del comportamento sismico non lineare e dei meccanismi di danneggiamento.
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