Il riconoscimento del cibo è definitivamente diventato oggetto di competenza anche della pianificazione e l'interrelazione Food and planning definisce con chiarezza l’entrata in campo della città non solo come ricettore o utente ma come attore istituzionale e interlocutore politico culturale sulla triade cibo, società e territorio . A convalida di quanto detto, tra i quattro temi introdotti dall'Expo di Milano 2015, l'ultimo parla espressamente di sviluppo urbano e smart e slow city, promuovendo la città come luogo di opportunità capace di governare la dialettica tra modelli di sviluppo e comunità locali. Tuttavia, volendo leggere le quattro posizioni programmatiche dell’esposizione milanese come un unico testo, se lo sviluppo sostenibile è ormai indissolubile dalla capacità di agire delle persone (i) e se cultura, identità e stili alimentari declinano concetti di più vasta portata che si collocano tra estetica del cibo e questione sociale del cibo, tra privazione e obesità, (ii), la città e l'agricoltura da una parte, l'urbanità e la campagna dall'altra, sconnettendo materiali e processi in virtù della loro prossimità, delineano nuovi campi di lavoro che avranno sempre più cose da dire e da fare insieme.
Foodscape Foodplanning e Cambiamenti Climatici. Politiche agrourbane e Green Green Soft Power per un’agenda urbana a Matera Capitale della cultura contadina del XXI secolo.
MININNI, MARIAVALERIA
2017-01-01
Abstract
Il riconoscimento del cibo è definitivamente diventato oggetto di competenza anche della pianificazione e l'interrelazione Food and planning definisce con chiarezza l’entrata in campo della città non solo come ricettore o utente ma come attore istituzionale e interlocutore politico culturale sulla triade cibo, società e territorio . A convalida di quanto detto, tra i quattro temi introdotti dall'Expo di Milano 2015, l'ultimo parla espressamente di sviluppo urbano e smart e slow city, promuovendo la città come luogo di opportunità capace di governare la dialettica tra modelli di sviluppo e comunità locali. Tuttavia, volendo leggere le quattro posizioni programmatiche dell’esposizione milanese come un unico testo, se lo sviluppo sostenibile è ormai indissolubile dalla capacità di agire delle persone (i) e se cultura, identità e stili alimentari declinano concetti di più vasta portata che si collocano tra estetica del cibo e questione sociale del cibo, tra privazione e obesità, (ii), la città e l'agricoltura da una parte, l'urbanità e la campagna dall'altra, sconnettendo materiali e processi in virtù della loro prossimità, delineano nuovi campi di lavoro che avranno sempre più cose da dire e da fare insieme.File | Dimensione | Formato | |
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