Estetiche paesaggiste nei progetti della città e dei territori della contemporaneità.

Il titolo di questo testo “Espandere l'arte”, che raccoglie le riflessioni di un workshop di progettazione, è per noi occasione per riflettere sul paesaggio, da tempo al centro di una forte attenzione, e sulle politiche del paesaggio oggi impegnano e attraggono ancor di più delle sfide ambientali. Qual è il motivo del successo di questa parola nonostante non sia ancora chiara la sfera della sua azione e soprattutto quali professioni e mestieri sono preparati per svolgerla? La cultura paesaggista che si è sviluppata nei paesi occidentali, da circa trent’anni progetta e pianifica paesaggi locali e regionali come beni comuni, fondati sull’identità sociale che mobilita territori e abitanti diventati sempre più nomadi, meno radicati al territorio e sempre più bisognosi di valori di paesaggio . I valori paesaggisti fanno riferimento sostanzialmente a tre visioni: una dimensione estetica, una storico-culturale e una ambientale. Ma nessuna di queste può prescindere dal posizionamento della natura e dalle sue implicazioni sulla percezione del paesaggio come senso comune.