La ricerca sugli insediamenti fortificati di età altomedievale costituisce uno dei settori più importanti dell’archeologia post-antica, particolarmente sviluppato in alcune regioni italiane, quali la Liguria, il Veneto, la Toscana, il Lazio e in via di sempre più approfondita definizione in altre. Per la Campania settentrionale, il sito fortificato della Rocca Montis Dragonis rappresenta un esempio paradigmatico di tale sistema insediativo ed altresì un caso di studio significativo per comprendere la genesi e il successivo sviluppo del fenomeno dell’incastellamento. La vicenda insediativa della Rocca Montis Dragonis, offre spunti di indagine e, a nostro parere, una risposta storica in termini archeologici, al più vasto problema storiografico riguardante i mutamenti dei paesaggi nel periodo di transizione dall’antichità al medioevo. Utilizzando i dati sull’assetto occupazionale precedente del territorio in esame, costituito da realtà urbane e da agglomerati territoriali più o meno definiti e visibili, risulta ora possibile riconoscere archeologicamente l’evoluzione e le trasformazioni dei centri in cui si svolgevano attività di tipo comunitario, pubblico e/o istituzionale, di quelli in cui erano collocate attività di tipo produttivo o economico (distribuzione, scambi) e dei centri che svolgevano un ruolo all’interno dell’organizzazione amministrativa e fiscale, ridisegnata dalla presenza di edifici di culto, di villaggi e di necropoli, nonché di siti accentrati, nel caso in questione dotati di prerogative di controllo territoriale che ne disegneranno anche le vicende successive.

Il controllo del territorio nella Campania settentrionale costiera: la Rocca Montis Dragonis nell’altomedioevo.

SOGLIANI, FRANCESCA
2017-01-01

Abstract

La ricerca sugli insediamenti fortificati di età altomedievale costituisce uno dei settori più importanti dell’archeologia post-antica, particolarmente sviluppato in alcune regioni italiane, quali la Liguria, il Veneto, la Toscana, il Lazio e in via di sempre più approfondita definizione in altre. Per la Campania settentrionale, il sito fortificato della Rocca Montis Dragonis rappresenta un esempio paradigmatico di tale sistema insediativo ed altresì un caso di studio significativo per comprendere la genesi e il successivo sviluppo del fenomeno dell’incastellamento. La vicenda insediativa della Rocca Montis Dragonis, offre spunti di indagine e, a nostro parere, una risposta storica in termini archeologici, al più vasto problema storiografico riguardante i mutamenti dei paesaggi nel periodo di transizione dall’antichità al medioevo. Utilizzando i dati sull’assetto occupazionale precedente del territorio in esame, costituito da realtà urbane e da agglomerati territoriali più o meno definiti e visibili, risulta ora possibile riconoscere archeologicamente l’evoluzione e le trasformazioni dei centri in cui si svolgevano attività di tipo comunitario, pubblico e/o istituzionale, di quelli in cui erano collocate attività di tipo produttivo o economico (distribuzione, scambi) e dei centri che svolgevano un ruolo all’interno dell’organizzazione amministrativa e fiscale, ridisegnata dalla presenza di edifici di culto, di villaggi e di necropoli, nonché di siti accentrati, nel caso in questione dotati di prerogative di controllo territoriale che ne disegneranno anche le vicende successive.
2017
9788896092477
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