Tra età moderna e contemporanea, in particolare (ma il concetto può essere esteso ad altri periodi), si registra una più rapida amplificazione di alcuni indicatori che costituiscono i «connotati altri» di un’epoca, rispetto a quelli di un’età precedente che «non è più»; rivoluzioni scientifiche, tecnologiche, culturali, politiche, militari, filosofiche, hanno reso la contemporaneità una realtà profondamente trasformata rispetto al passato, e il paradigma della complessità è divenuto il denominatore comune del novecento. In qualche misura, gli studi sul gioco paiono cogliere appieno il senso profondo di queste trasformazioni, tracciando in filigrana la finitezza di questi elementi e consentendone la comprensione attraverso la spontaneità dell’atto ludico. Il gioco, dunque, finisce con il rappresentare una sorta di categoria fondante, onnicomprensiva, in quanto all’interno dell’esperienza ludica, a tutte le età, l’uomo mette in campo strutture psicologiche profonde, razionali ed istintuali, che, al tempo stesso, rappresentano un modo individuale di relazionarsi al mondo (e collettivo, in quanto somma di comportamenti singoli) e di essere, di esso, parte attiva. L’ambizioso fine, dunque, è quello di «agganciare» il tema della complessità per tentare di accostarsi alla dimensione ontica della società contemporanea e, contestualmente, rilanciarne le ulteriori potenzialità per approfondimenti successivi; da anni, ormai, questa modalità operativa è patrimonio condiviso degli studiosi che si occupano di tematiche connesse al gioco pubblico, argomento divenuto anche di cogente attualità e, per tale ragione, imprescindibile per la pianificazione di adeguate politiche di governo. Il saggio, pertanto, proprio a partire da tali premesse, rilegge le vicende evolutive degli studi sul gioco pubblico, per ricondurre ad unità i diversi saperi secondo la logica della pluridisciplinarità. Un tema complesso, infatti, richiede competenze complesse: proprio la varietà e la pluralità degli approcci scientifici, dunque, possono consentire di individuare strategie efficaci per la gestione responsabile del comparto, al fine di renderlo compatibile con i contesti a cui esse sono rivolte.
Convergenze. Itinerari di ricerca negli studi sul gioco pubblico
VERRASTRO, DONATO
2012-01-01
Abstract
Tra età moderna e contemporanea, in particolare (ma il concetto può essere esteso ad altri periodi), si registra una più rapida amplificazione di alcuni indicatori che costituiscono i «connotati altri» di un’epoca, rispetto a quelli di un’età precedente che «non è più»; rivoluzioni scientifiche, tecnologiche, culturali, politiche, militari, filosofiche, hanno reso la contemporaneità una realtà profondamente trasformata rispetto al passato, e il paradigma della complessità è divenuto il denominatore comune del novecento. In qualche misura, gli studi sul gioco paiono cogliere appieno il senso profondo di queste trasformazioni, tracciando in filigrana la finitezza di questi elementi e consentendone la comprensione attraverso la spontaneità dell’atto ludico. Il gioco, dunque, finisce con il rappresentare una sorta di categoria fondante, onnicomprensiva, in quanto all’interno dell’esperienza ludica, a tutte le età, l’uomo mette in campo strutture psicologiche profonde, razionali ed istintuali, che, al tempo stesso, rappresentano un modo individuale di relazionarsi al mondo (e collettivo, in quanto somma di comportamenti singoli) e di essere, di esso, parte attiva. L’ambizioso fine, dunque, è quello di «agganciare» il tema della complessità per tentare di accostarsi alla dimensione ontica della società contemporanea e, contestualmente, rilanciarne le ulteriori potenzialità per approfondimenti successivi; da anni, ormai, questa modalità operativa è patrimonio condiviso degli studiosi che si occupano di tematiche connesse al gioco pubblico, argomento divenuto anche di cogente attualità e, per tale ragione, imprescindibile per la pianificazione di adeguate politiche di governo. Il saggio, pertanto, proprio a partire da tali premesse, rilegge le vicende evolutive degli studi sul gioco pubblico, per ricondurre ad unità i diversi saperi secondo la logica della pluridisciplinarità. Un tema complesso, infatti, richiede competenze complesse: proprio la varietà e la pluralità degli approcci scientifici, dunque, possono consentire di individuare strategie efficaci per la gestione responsabile del comparto, al fine di renderlo compatibile con i contesti a cui esse sono rivolte.File | Dimensione | Formato | |
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