Si riportano i risultati del calcolo della distribuzione di pressioni interstiziali nella frana in località Spineto a Grassano (MT). Il modello è stato tarato con le misure eseguite in 10 piezometri Casagrande installati in 5 fori di sondaggio poco prima della realizzazione di un sistema di drenaggio e con misure eseguite nella stessa zona nel 1986. Allo scopo di imporre alcune condizioni al contorno note, si è partiti da un dominio di filtrazione delimitato da verticali strumentate. Si è ipotizzato un andamento lineare delle quote piezometriche fra i punti di misura e i calcoli sono stati svolti per varie condizioni sui contorni non strumentati e per diversi valori del rapporto di anisotropia. I risultati mostrano che le condizioni di pressione nulla sul piano campagna e di mezzo omogeneo ed isotropo sono quelle che meglio consentono di interpretare i risultati sperimentali. La condizione idraulica imposta sul piano di campagna sembra essere giustificata dalla presenza di un acquifero costituito dalle sabbie e dal conglomerato in sommità del colle. Il calcolo è stato quindi esteso ad un dominio di dimensioni maggiori che comprendesse le masse di terreno in frana. L’analisi è stata condotta sia in assenza che in presenza del sistema drenante. Per entrambe le condizioni sono state svolte verifiche di stabilità usando metodi dell’equilibrio limite globale. I risultati mostrano che la configurazione del sistema drenante non è ottimale rispetto alle superfici di scorrimento considerate.

Fosso Spineto landslide: analysis of pore pressures

CAPUTO, Vincenzo;DI MAIO, Caterina;BRANCUCCI, Anna
2004-01-01

Abstract

Si riportano i risultati del calcolo della distribuzione di pressioni interstiziali nella frana in località Spineto a Grassano (MT). Il modello è stato tarato con le misure eseguite in 10 piezometri Casagrande installati in 5 fori di sondaggio poco prima della realizzazione di un sistema di drenaggio e con misure eseguite nella stessa zona nel 1986. Allo scopo di imporre alcune condizioni al contorno note, si è partiti da un dominio di filtrazione delimitato da verticali strumentate. Si è ipotizzato un andamento lineare delle quote piezometriche fra i punti di misura e i calcoli sono stati svolti per varie condizioni sui contorni non strumentati e per diversi valori del rapporto di anisotropia. I risultati mostrano che le condizioni di pressione nulla sul piano campagna e di mezzo omogeneo ed isotropo sono quelle che meglio consentono di interpretare i risultati sperimentali. La condizione idraulica imposta sul piano di campagna sembra essere giustificata dalla presenza di un acquifero costituito dalle sabbie e dal conglomerato in sommità del colle. Il calcolo è stato quindi esteso ad un dominio di dimensioni maggiori che comprendesse le masse di terreno in frana. L’analisi è stata condotta sia in assenza che in presenza del sistema drenante. Per entrambe le condizioni sono state svolte verifiche di stabilità usando metodi dell’equilibrio limite globale. I risultati mostrano che la configurazione del sistema drenante non è ottimale rispetto alle superfici di scorrimento considerate.
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