Lo studio analizza un’elegia ovidiana (Trist. 3, 9), dedicata all’eziologia del nome di Tomi, partendo dall’allusività politica della quale, a Roma, era fatta segno la “biografia” di Medea già nella cultura repubblicana, e soffermandosi peculiarmente sul nostos argonautico deducibile dal testo, che sembra rispecchiare una variante in parte diversa da quella adottata nelle Metamorfosi (7, 1 ss.)
Ritorni argonautici in Ovidio: morte di Absirto
LUCIFORA, Rosa Maria Agostina
2007-01-01
Abstract
Lo studio analizza un’elegia ovidiana (Trist. 3, 9), dedicata all’eziologia del nome di Tomi, partendo dall’allusività politica della quale, a Roma, era fatta segno la “biografia” di Medea già nella cultura repubblicana, e soffermandosi peculiarmente sul nostos argonautico deducibile dal testo, che sembra rispecchiare una variante in parte diversa da quella adottata nelle Metamorfosi (7, 1 ss.)File in questo prodotto:
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