É già da diversi anni che la Scuola di Specializzazione in Beni Culturali dell'Università della Basilicata, conduce campagne di scavo e di ricognizione presso il centro di Satrianum. Il sito si pone nei territori dei moderni comuni di Tito e di Satriano di Lucania, occupando l'apice e le pendici di un'altura dalla quale è possibile osservare i circostanti territori dell'Appennino lucano. L'area archeologica mostra un'occupazione stabile già dal VII sec. a.C., quando è realizzata una residenza absidata. Durante l'epoca lucana il sito si arricchisce di tutta una serie di piccole fattorie monofamiliari, rimaste attive sino al III-II sec. a.C. Successivamente si ha una nuova occupazione tra I sec. a.C. e I sec. d.C. in connessione con il nuovo potere centrale romano in cui l'intero territorio, probabilmente, è posto sotto il controllo del municipium Potentiae e caratterizzato da fattorie e da qualche villa abitate sino al IV-V sec. Dopo un lungo periodo di apparente abbandono, nuove tracce di occupazione stabile si rintracciano durante l'alto medioevo. La fisionomia finale dell'area è caratterizzato da un territorio di circa 58.000 mq disposto su più livelli altimetrici (tra i 902 e i 964 m s.l.m.) Lo studio storico archeologico è stato affiancato da uno studio chimico di base ed entomologico per comprendere/confermare le destinazioni d'uso degli ambienti e anche alcuni avvenimenti (incendi) che hanno causato l'abbandono delle strutture
L’APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE COME PRASSI IN ARCHEOLOGIA: Il CASO DI TORRE DI SATRIANO
GARGIULO, BRUNELLA;MONTINARO, Lorenzo;SCRANO, Laura;SOGLIANI, FRANCESCA
2016-01-01
Abstract
É già da diversi anni che la Scuola di Specializzazione in Beni Culturali dell'Università della Basilicata, conduce campagne di scavo e di ricognizione presso il centro di Satrianum. Il sito si pone nei territori dei moderni comuni di Tito e di Satriano di Lucania, occupando l'apice e le pendici di un'altura dalla quale è possibile osservare i circostanti territori dell'Appennino lucano. L'area archeologica mostra un'occupazione stabile già dal VII sec. a.C., quando è realizzata una residenza absidata. Durante l'epoca lucana il sito si arricchisce di tutta una serie di piccole fattorie monofamiliari, rimaste attive sino al III-II sec. a.C. Successivamente si ha una nuova occupazione tra I sec. a.C. e I sec. d.C. in connessione con il nuovo potere centrale romano in cui l'intero territorio, probabilmente, è posto sotto il controllo del municipium Potentiae e caratterizzato da fattorie e da qualche villa abitate sino al IV-V sec. Dopo un lungo periodo di apparente abbandono, nuove tracce di occupazione stabile si rintracciano durante l'alto medioevo. La fisionomia finale dell'area è caratterizzato da un territorio di circa 58.000 mq disposto su più livelli altimetrici (tra i 902 e i 964 m s.l.m.) Lo studio storico archeologico è stato affiancato da uno studio chimico di base ed entomologico per comprendere/confermare le destinazioni d'uso degli ambienti e anche alcuni avvenimenti (incendi) che hanno causato l'abbandono delle struttureFile | Dimensione | Formato | |
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