Il lavoro parte dall’analisi degli effetti scaturenti dall’espansione della proprietà intellettuale per dar conto del dibattito circa i rischi connessi alla progressiva dilatazione delle aree coperte dall’esclusiva intellettuale e delle ragioni della crescente spinta verso modelli e regole non proprietari per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica. Una parte centrale del lavoro è dedicata allo studio dei rimedi adoperati dal diritto della concorrenza al fine di controllare l’espansione dei diritti di proprietà intellettuale. Il conflitto tra antitrust e proprietà intellettuale può essere declinato secondo le grandi linee della dicotomia privatistica tra proprietà e contratto, che nel diritto della concorrenza si presenta sotto forma di distinzione tra abuso di posizione dominante e divieto delle intese restrittive. In quest’ottica si illustra il suddetto conflitto dapprima nella prospettiva dell’abuso di posizione dominante attraverso la previsione antitrust di un obbligo a contrarre a carico dei titolari di diritti di esclusiva, per poi passare ad esaminare gli accordi di trasferimento di tecnologia con il proposito di individuare nella cooperazione tecnologica non solo il nuovo modello di sviluppo ma anche lo strumento privilegiato per gestire l’interfaccia tra proprietà intellettuale e diritto della concorrenza. Infine, traendo spunto dallo sviluppo delle organizzazioni collettive in alternativa alla metodologia open source, si analizzano gli accordi di patent pooling sotto il profilo sia della tipologia contrattuale sia della disciplina antitrust, come testimonianza significativa della capacità degli accordi di cooperazione di conciliare l’esigenza di condivisione delle risorse con la salvaguardia dei diritti di proprietà.
Mercato e cooperazione tecnologica. I contratti di patent pooling
COLANGELO, GIUSEPPE
2008-01-01
Abstract
Il lavoro parte dall’analisi degli effetti scaturenti dall’espansione della proprietà intellettuale per dar conto del dibattito circa i rischi connessi alla progressiva dilatazione delle aree coperte dall’esclusiva intellettuale e delle ragioni della crescente spinta verso modelli e regole non proprietari per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica. Una parte centrale del lavoro è dedicata allo studio dei rimedi adoperati dal diritto della concorrenza al fine di controllare l’espansione dei diritti di proprietà intellettuale. Il conflitto tra antitrust e proprietà intellettuale può essere declinato secondo le grandi linee della dicotomia privatistica tra proprietà e contratto, che nel diritto della concorrenza si presenta sotto forma di distinzione tra abuso di posizione dominante e divieto delle intese restrittive. In quest’ottica si illustra il suddetto conflitto dapprima nella prospettiva dell’abuso di posizione dominante attraverso la previsione antitrust di un obbligo a contrarre a carico dei titolari di diritti di esclusiva, per poi passare ad esaminare gli accordi di trasferimento di tecnologia con il proposito di individuare nella cooperazione tecnologica non solo il nuovo modello di sviluppo ma anche lo strumento privilegiato per gestire l’interfaccia tra proprietà intellettuale e diritto della concorrenza. Infine, traendo spunto dallo sviluppo delle organizzazioni collettive in alternativa alla metodologia open source, si analizzano gli accordi di patent pooling sotto il profilo sia della tipologia contrattuale sia della disciplina antitrust, come testimonianza significativa della capacità degli accordi di cooperazione di conciliare l’esigenza di condivisione delle risorse con la salvaguardia dei diritti di proprietà.File | Dimensione | Formato | |
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