La città dell’Europa mediterranea ha la stessa natura, forma di esistenza e riconoscibilità delle altre città europee? Ci sono cose che stanno davanti ai nostri occhi in modo così naturale che è impossibile vederle. Così è per alcune parti ed elementi delle forme urbane che istituiscono un rapporto con la natura. Non solo la terra e il bosco, il sole, il vento e la pioggia, il paesaggio, il silenzio ed il tempo; non solo tutte queste risorse naturali ma anche l’architettura e l’umanità stessa possono essere così connaturate, certe volte, all’ambiente costruito da essere vissute banalmente, restando sorgenti di bene-essere invisibili ai nativi stessi. Il libro presenta ad un pubblico tanto di studiosi quanto di turisti non superficiali la scoperta più significativa della ricerca Rete-Recupero-Urbsturismo, finanziata con fondi della Comunità Europea: le città-natura della Basilicata. Anche queste sono forme divenute invisibili, coperte come sono in parte dall’assuefazione dei nativi, in parte dagli strati delle sovrastrutture della modernità, ma anche dalla terra essendo spesso scavate. Affiorano ora, con il lavoro della ricerca, dalle polveri, dai frammenti, dai rifiuti dello “sviluppo insostenibile”, lasciando prevedere l’esistenza di un grande giacimento mediterraneo di proporzioni ben più vaste. Le chiamiamo di solito paesi, collocandoli mentalmente tra l’apertura agli orizzonti naturali del mondo e una esistenza urbana autogenerativa e introversa, ossia tra paesaggio e paesanità. Il futuro di una civiltà del XXI secolo, che cerchi di garantire un avvenire alle risorse naturali così come ai nostri figli, forse è proprio nella sopravvivenza di questi paesini che hanno avuto una storia di rapporti difficili con la natura e di povertà, avendo dovuto sempre fare i conti con la parsimonia, con una limitazione nell’uso delle risorse, anche naturali. E questo ora è un argomento di grande attualità. Infatti ormai da tempo i nostri modelli di ricerca sulla città non sono più quelli dello spreco delle risorse. Il mondo che vuole la pace non può permetterseli. Invece una famiglia di nuovi termini come Urbsturismo, progettazione sostenibile, architettura ecologica, città-albergo, riesce a riferirsi alla città-natura guardandola con nuovi occhi, e intendendola per le nuove potenzialità che essa suggerisce ad un rapporto tra progetto ed impresa. In questo libro non si trovano descrizioni esaurienti e nemmeno descrizioni orientate. Si tratta di leggere-e-scrivere città in architettura, interrogandole. Il linguaggio verbale legge, la fotografia “scrive”. Letture e scritture percepiscono ciò che solo un dato paese sa dirci spiegandosi con la qualità. Perché solo lì sono ancora leggibili cose per altri divenute invisibili. Perché solo lì vi sono esempi scrivibili di quanto, pur con specificità proprie di un determinato luogo e di un determinato modo, riguarda in senso stretto la riconoscibilità degli elementi di identità della città-natura

Città-Natura/Nature-city

SICHENZE, Armando
2000-01-01

Abstract

La città dell’Europa mediterranea ha la stessa natura, forma di esistenza e riconoscibilità delle altre città europee? Ci sono cose che stanno davanti ai nostri occhi in modo così naturale che è impossibile vederle. Così è per alcune parti ed elementi delle forme urbane che istituiscono un rapporto con la natura. Non solo la terra e il bosco, il sole, il vento e la pioggia, il paesaggio, il silenzio ed il tempo; non solo tutte queste risorse naturali ma anche l’architettura e l’umanità stessa possono essere così connaturate, certe volte, all’ambiente costruito da essere vissute banalmente, restando sorgenti di bene-essere invisibili ai nativi stessi. Il libro presenta ad un pubblico tanto di studiosi quanto di turisti non superficiali la scoperta più significativa della ricerca Rete-Recupero-Urbsturismo, finanziata con fondi della Comunità Europea: le città-natura della Basilicata. Anche queste sono forme divenute invisibili, coperte come sono in parte dall’assuefazione dei nativi, in parte dagli strati delle sovrastrutture della modernità, ma anche dalla terra essendo spesso scavate. Affiorano ora, con il lavoro della ricerca, dalle polveri, dai frammenti, dai rifiuti dello “sviluppo insostenibile”, lasciando prevedere l’esistenza di un grande giacimento mediterraneo di proporzioni ben più vaste. Le chiamiamo di solito paesi, collocandoli mentalmente tra l’apertura agli orizzonti naturali del mondo e una esistenza urbana autogenerativa e introversa, ossia tra paesaggio e paesanità. Il futuro di una civiltà del XXI secolo, che cerchi di garantire un avvenire alle risorse naturali così come ai nostri figli, forse è proprio nella sopravvivenza di questi paesini che hanno avuto una storia di rapporti difficili con la natura e di povertà, avendo dovuto sempre fare i conti con la parsimonia, con una limitazione nell’uso delle risorse, anche naturali. E questo ora è un argomento di grande attualità. Infatti ormai da tempo i nostri modelli di ricerca sulla città non sono più quelli dello spreco delle risorse. Il mondo che vuole la pace non può permetterseli. Invece una famiglia di nuovi termini come Urbsturismo, progettazione sostenibile, architettura ecologica, città-albergo, riesce a riferirsi alla città-natura guardandola con nuovi occhi, e intendendola per le nuove potenzialità che essa suggerisce ad un rapporto tra progetto ed impresa. In questo libro non si trovano descrizioni esaurienti e nemmeno descrizioni orientate. Si tratta di leggere-e-scrivere città in architettura, interrogandole. Il linguaggio verbale legge, la fotografia “scrive”. Letture e scritture percepiscono ciò che solo un dato paese sa dirci spiegandosi con la qualità. Perché solo lì sono ancora leggibili cose per altri divenute invisibili. Perché solo lì vi sono esempi scrivibili di quanto, pur con specificità proprie di un determinato luogo e di un determinato modo, riguarda in senso stretto la riconoscibilità degli elementi di identità della città-natura
2000
9788841591284
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/10793
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