Le Vite di Vasari, uscite a distanza di diciotto anni – nel 1550 e nel 1568, ambedue stampate a Firenze prima da Lorenzo Torrentino poi dalla ditta dei Giunti – sono state oggetto degli interessi scientifici degli storici dell’arte con risultati ben noti che hanno fornito, nel tempo, vari studi critici e filologici sulle due edizioni. Ma la biografia vasariana è anche un caso tipografico/editoriale rimasto in ombra, rispetto alla vastità degli studi critici sull’opera dell’architetto aretino. L’autore, con i carteggi di Vasari ed il sostegno di documenti archivistici, ricostruisce le fasi della composizione di entrambe le edizioni, inserendole nel quadro dell’editoria rinascimentale fiorentina promossa dalla dinastia dei Medici, rappresentata dal regnante Cosimo I, secondo duca di Firenze e primo fondatore di una tipografia di Stato. Tale ricerca va oltre la storia editoriale e tipografica della prima storia dell’arte italiana, poiché si dimostra con l’analisi materiale del manufatto tipografico che il testo originale della seconda edizione delle Vite fu modificato da Vasari, imponendo alla tipografia dei Giunti un’aggiunta nel 1567, quando tutti i fogli del primo testo erano già composti e stampati. La tardiva decisione dell’autore costrinse i tipografi a ricomporre trenta fogli e a ridurre il testo di alcune biografie di artisti.

La vita delle "Vite" vasariane. Profilo storico di due edizioni.

SIMONETTI, Carlo
2005-01-01

Abstract

Le Vite di Vasari, uscite a distanza di diciotto anni – nel 1550 e nel 1568, ambedue stampate a Firenze prima da Lorenzo Torrentino poi dalla ditta dei Giunti – sono state oggetto degli interessi scientifici degli storici dell’arte con risultati ben noti che hanno fornito, nel tempo, vari studi critici e filologici sulle due edizioni. Ma la biografia vasariana è anche un caso tipografico/editoriale rimasto in ombra, rispetto alla vastità degli studi critici sull’opera dell’architetto aretino. L’autore, con i carteggi di Vasari ed il sostegno di documenti archivistici, ricostruisce le fasi della composizione di entrambe le edizioni, inserendole nel quadro dell’editoria rinascimentale fiorentina promossa dalla dinastia dei Medici, rappresentata dal regnante Cosimo I, secondo duca di Firenze e primo fondatore di una tipografia di Stato. Tale ricerca va oltre la storia editoriale e tipografica della prima storia dell’arte italiana, poiché si dimostra con l’analisi materiale del manufatto tipografico che il testo originale della seconda edizione delle Vite fu modificato da Vasari, imponendo alla tipografia dei Giunti un’aggiunta nel 1567, quando tutti i fogli del primo testo erano già composti e stampati. La tardiva decisione dell’autore costrinse i tipografi a ricomporre trenta fogli e a ridurre il testo di alcune biografie di artisti.
2005
9788822254757
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