Nella pratica tecnica vengono generalmente indicati come piccoli impianti di depurazione gli impianti che trattano le acque reflue reflue prodotte in insediamenti civili con carichi inquinanti inferiori a 2000 abitanti equivalenti (A.E.) [*]. Tale limite di fatto viene ampliato agli impianti con popolazione equivalente fino a 10.000 A. E. e, in senso più in generale, con portata influente non superiore a valori di 10001200 m3/giorno. L’azione di controllo dell’inquinamento del territorio esercitata da questi impianti, largamente diffusi sul territorio, viene talvolta trascurata. In realtà, deve essere considerato che il ruolo giocato da questi impianti anche nella tutela della risorsa idrica è assolutamente di primario interessse. Tali impianti operano in genere a servizio di piccoli centri residenziali, insediamenti turistici, aziende agricole, aziende zootecniche e piccole industrie di trasformazione dei prodotti agro-alimentari. La tendenza ad adottare impianti tecnologicamente avanzati è oramai forte anche se la fattibilità del processo può al contrario far ritenere più idonee tecniche naturali, a basso impatto energetico. Tra le differenti opzioni di trattamento, un ampio margine per l’adozione di queste ultime viene offerto dalle più recenti normative nazionali nel campo del controllo dell’inquinamento delle acque che introduce il criterio di “trattamento appropriato” per la depurazione degli scarichi civili aventi un basso carico inquinante. Il presente articolo, sulla base delle prescrizioni normative, descrive i criteri di dimensionamento degli impianti di depurazione a servizio dei piccoli insediamenti civili e illustra brevemente le tecniche comunemente adottate e quelle che potrebbero trovare applicazione in un breve futuro.
Tecnologie appropriate per impianti depurazione di bassa potenzialità
BOARI, Gianfranco;TRULLI, Ettore
2001-01-01
Abstract
Nella pratica tecnica vengono generalmente indicati come piccoli impianti di depurazione gli impianti che trattano le acque reflue reflue prodotte in insediamenti civili con carichi inquinanti inferiori a 2000 abitanti equivalenti (A.E.) [*]. Tale limite di fatto viene ampliato agli impianti con popolazione equivalente fino a 10.000 A. E. e, in senso più in generale, con portata influente non superiore a valori di 10001200 m3/giorno. L’azione di controllo dell’inquinamento del territorio esercitata da questi impianti, largamente diffusi sul territorio, viene talvolta trascurata. In realtà, deve essere considerato che il ruolo giocato da questi impianti anche nella tutela della risorsa idrica è assolutamente di primario interessse. Tali impianti operano in genere a servizio di piccoli centri residenziali, insediamenti turistici, aziende agricole, aziende zootecniche e piccole industrie di trasformazione dei prodotti agro-alimentari. La tendenza ad adottare impianti tecnologicamente avanzati è oramai forte anche se la fattibilità del processo può al contrario far ritenere più idonee tecniche naturali, a basso impatto energetico. Tra le differenti opzioni di trattamento, un ampio margine per l’adozione di queste ultime viene offerto dalle più recenti normative nazionali nel campo del controllo dell’inquinamento delle acque che introduce il criterio di “trattamento appropriato” per la depurazione degli scarichi civili aventi un basso carico inquinante. Il presente articolo, sulla base delle prescrizioni normative, descrive i criteri di dimensionamento degli impianti di depurazione a servizio dei piccoli insediamenti civili e illustra brevemente le tecniche comunemente adottate e quelle che potrebbero trovare applicazione in un breve futuro.File | Dimensione | Formato | |
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