Risultati del Progetto PRIN2009: La nutrizione calcica sostenibile dei frutti di actinidia per una maggiore competitività del comparto italiano dell'actinidia

• Il comparto dell’actinidia rappresenta un punto di forza del settore primario di rilevante interesse nazionale. L’Italia è senza dubbio uno dei paesi in grado di influenzare sia sul piano produttivo che commerciale la coltivazione del kiwi nel mondo, rappresentandone il primo paese produttore, se si esclude la Cina e concentrando quasi il 70% della produzione totale dell’emisfero Nord (Dossier Kiwi, CSO 2012). • Aspetti legati alla qualità delle produzioni assumono un crescente peso su cui far leva per mantenere se non incrementare le quote di mercato. La composizione minerali dei frutti con particolare riferimento al contenuto in calcio (Ca) è ritenuto un fattore determinante per la qualità dei frutti stessi. • Questo Progetto mette insieme le competenze delle Università di Perugia, Bologna e della Basilicata per studiare i meccanismi alla base della nutrizione calcica dei frutti. RISULTATI • Su scala di frutto è stato chiarito che il principale fattore ambientale determinante la traspirazione dei frutti (e quindi l’accumulo di Ca) è il VPD. • L’incremento delle resistenze idrauliche all’interno del frutto contribuisce a rallentare l’importo del Ca nel frutto. • Una ridotta disponibilità idrica può diminuire il flusso xilematico (unico pathway di trasporto del Ca) verso il frutto in certi momenti della stagione di crescita. • Tuttavia, se la riduzione è limitata (es restituzione del 70% dell’ Etc), essa può agire positivamente sull’accumulo di carboidrati nel frutto in quanto in certi momenti della stagione aumenta il trasporto floematico verso quest’ultimo. • Gli equilibri tra acidi organici e le relazioni tra quest’ultimi e gli atri componenti (anche minerali) dei frutti sono alla base di alcuni aspetti qualitativi delle produzioni.