L'autore propone una rivisitazione della economia del territorio del circondario di Lagonegro, che accompagna la riproduzione di una delle monografie della inchiesta Jacini della fine del secolo XIX, scritta da un notabile locale, tale Antonio Vitale. Il territorio di Lagonegro all'epoca dell'inchiesta si presentava omogeneamente come un territorio agricolo, in cui i contadini conducevano una misera produzione di sussistenza. Nel XX secolo anche questo territorio, come tutti quelli del Mezzogiorno interno, subisce profonde trasformazioni, principalmente generate da fattori esterni, come l'industrializzazione, e da processi demografici, in particolare l'emigrazione di massa, nelle due ondate una prima della prima guerra mondiale, e la seconda negli anni dal 50 al 70. Negli anni 80 e fino agli inizi del decennio 90, si consolida il processo di esodo dall'agricoltura, emergono modesti segni di multifunzionalità in agricoltura, e le famiglie rurali dipendono sempre più spesso dalla occupazione extraagricola di qualcuno dei membri. Il benessere della popolazione locale è cresciuto enormemente rispetto all'epoca della inchiesta Jacini, ma a costo di una sostanziale crescita della dipendenza dal sostegno pubblico, e dal sostegno famigliare degli emigrati. Nelle zone di pianura si è affermata qualche iniziativa di agricoltura moderna, grazie alla irrigazione, ma nel complesso l'intera area resta vulnerabile ed esposta alla evoluzione delle politiche sociali e della Politica Agricola Europea.

Il Circondario di Lagonegro dall'Inchiesta Iacini all'ultimo censimento dell'Agricoltura

PERRETTI, Biagio
1996-01-01

Abstract

L'autore propone una rivisitazione della economia del territorio del circondario di Lagonegro, che accompagna la riproduzione di una delle monografie della inchiesta Jacini della fine del secolo XIX, scritta da un notabile locale, tale Antonio Vitale. Il territorio di Lagonegro all'epoca dell'inchiesta si presentava omogeneamente come un territorio agricolo, in cui i contadini conducevano una misera produzione di sussistenza. Nel XX secolo anche questo territorio, come tutti quelli del Mezzogiorno interno, subisce profonde trasformazioni, principalmente generate da fattori esterni, come l'industrializzazione, e da processi demografici, in particolare l'emigrazione di massa, nelle due ondate una prima della prima guerra mondiale, e la seconda negli anni dal 50 al 70. Negli anni 80 e fino agli inizi del decennio 90, si consolida il processo di esodo dall'agricoltura, emergono modesti segni di multifunzionalità in agricoltura, e le famiglie rurali dipendono sempre più spesso dalla occupazione extraagricola di qualcuno dei membri. Il benessere della popolazione locale è cresciuto enormemente rispetto all'epoca della inchiesta Jacini, ma a costo di una sostanziale crescita della dipendenza dal sostegno pubblico, e dal sostegno famigliare degli emigrati. Nelle zone di pianura si è affermata qualche iniziativa di agricoltura moderna, grazie alla irrigazione, ma nel complesso l'intera area resta vulnerabile ed esposta alla evoluzione delle politiche sociali e della Politica Agricola Europea.
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