Nella nota sono discussi alcuni criteri generali che possono permettere di avviare una classificazione delle forme di concorrenza nei mercati agricoli, dovute all'introduzione esplicita della variabile qualità nelle funzioni di comportamento degli attori economici coinvolti. Sarà poi proposta una classificazione delle misure di politica agraria che direttamente o indirettamente interagiscono con la dimensione qualitativa del mercato, ddelle variabili di controllo che possono essere considerate, e degli obiettivi particolari rispetto alla qualità, che queste politiche possono porsi. Le più importanti variabili da considerare sono l'informazione e le tecnologie di controllo della qualità del prodotto. Le principali distorsioni della concorrenza possono derivare proprio dalla informazione imperfetta, o dalla variabilità, non controllabile con le tecnologie, della qualità. Quando l'informazione sulla qualità non è perfetto, le politiche di mercato di sostegno del prezzo inducono una distorsione, ai danni delle imprese che si impegnano ad offrire una qualità elevata. Si pone allora un dilemma, tra l'inefficienza del sostegno del prezzo per un prodotto la cui qualità tende a peggiorare, ed il costo del controllo della qualità a cui è vincolato il sostegno. Le politiche di prezzo minimo sembrano inferiori a quelle di integrazione diretta nel caso di mercati imperfetti per la qualità. Tuttavia le politche di integrazione presentano l'inconveniente dei forti costi di gestione.

La qualità dl prodotto come vincolo o strumento di politica agraria

PERRETTI, Biagio
1993-01-01

Abstract

Nella nota sono discussi alcuni criteri generali che possono permettere di avviare una classificazione delle forme di concorrenza nei mercati agricoli, dovute all'introduzione esplicita della variabile qualità nelle funzioni di comportamento degli attori economici coinvolti. Sarà poi proposta una classificazione delle misure di politica agraria che direttamente o indirettamente interagiscono con la dimensione qualitativa del mercato, ddelle variabili di controllo che possono essere considerate, e degli obiettivi particolari rispetto alla qualità, che queste politiche possono porsi. Le più importanti variabili da considerare sono l'informazione e le tecnologie di controllo della qualità del prodotto. Le principali distorsioni della concorrenza possono derivare proprio dalla informazione imperfetta, o dalla variabilità, non controllabile con le tecnologie, della qualità. Quando l'informazione sulla qualità non è perfetto, le politiche di mercato di sostegno del prezzo inducono una distorsione, ai danni delle imprese che si impegnano ad offrire una qualità elevata. Si pone allora un dilemma, tra l'inefficienza del sostegno del prezzo per un prodotto la cui qualità tende a peggiorare, ed il costo del controllo della qualità a cui è vincolato il sostegno. Le politiche di prezzo minimo sembrano inferiori a quelle di integrazione diretta nel caso di mercati imperfetti per la qualità. Tuttavia le politche di integrazione presentano l'inconveniente dei forti costi di gestione.
1993
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