Il deterioramento dei materiali lapidei è un processo progressivo ed irreversibile molto complesso inserito nel “ciclo della trasformazione della materia” [1]. La tempistica e la modalità di impatto sono diversi a seconda delle caratteristiche dei materiali da costruzione utilizzati, del microclima locale, dell'inquinamento atmosferico e della presenza di flora e fauna specifiche. La calcarenite, litotipo ampiamente utilizzato in passato come materiale da costruzione nell'area del Mediterraneo, a causa della sua natura chimico-fisica, una volta esposto all’atmosfera può subire facilmente fenomeni di alterazione per via dell’elevato contenuto di carbonato di calcio, inoltre, essendo un materiale lapideo molto poroso, è particolarmente sensibile all’attacco degli agenti chimici, fisici e biologici [2]. Facendo seguito ad una ricerca già conclusa da alcuni degli autori [3], che ha evidenziato la stretta correlazione tra parametri ambientali, attività antropica e degradazione di manufatti lapidei, in questo lavoro si è voluto affrontare lo studio dal punto di vista statistico al fine di validarne i risultati. Il manufatto lapideo oggetto d’indagine, ricadente nell’agro del comune di Lavello (PZ) (41° 03' 36.28"N e 15° 48' 26.69"E) ai margini di un pianoro che si affaccia sulla Valle dell'Ofanto, è sito tra il primo nucleo del parco archeologico di Forentum romana e l’area industriale di San Nicola di Melfi. I parametri utilizzato nello studio sono stati: VARIABILI AMBIENTALI (direzione ed intensità del vento, piovosità, radiazione solare, temperatura ed umidità relativa),VARIABILI CHIMICHE (Calcare Totale e Carbonio Organico; Metalli pesanti, Anioni), VARIABILI CHIMICO-FISICHE (pH, CE, esposizione),VARIABILI DI COLONIZZAZIONE BIOLOGICA, VARIABILI DI DEGRADAZIONE (capillarità e trasmissione suono). Per studiare le correlazioni tra i diversi indicatori ed individuare le eventuali differenze nel deterioramento imputabili a parametri ambientali, i risultati del presente studio sono stati sottoposti ad analisi multivariate (analisi delle componenti principali e MANOVA). Le elaborazioni sono state eseguite ricorrendo all'ambiente statistico R. L’analisi delle componenti principali ha messo in evidenza una forte interazione tra parametri chimico-fisici e degradazione legata alla colonizzazione biologica. Discreta è l’interazione tra alcune variabili chimiche e l’avanzamento del deterioramento

INFLUENZA DEI FATTORI CLIMATICI ED ANTROPICI NEL PROCESSO DI DETERIORAMENTO DELLA CALCARENITE: UN CASO DI STUDIO

SCRANO, Laura;Trotta Vincenzo;BUFO, Sabino Aurelio
2012-01-01

Abstract

Il deterioramento dei materiali lapidei è un processo progressivo ed irreversibile molto complesso inserito nel “ciclo della trasformazione della materia” [1]. La tempistica e la modalità di impatto sono diversi a seconda delle caratteristiche dei materiali da costruzione utilizzati, del microclima locale, dell'inquinamento atmosferico e della presenza di flora e fauna specifiche. La calcarenite, litotipo ampiamente utilizzato in passato come materiale da costruzione nell'area del Mediterraneo, a causa della sua natura chimico-fisica, una volta esposto all’atmosfera può subire facilmente fenomeni di alterazione per via dell’elevato contenuto di carbonato di calcio, inoltre, essendo un materiale lapideo molto poroso, è particolarmente sensibile all’attacco degli agenti chimici, fisici e biologici [2]. Facendo seguito ad una ricerca già conclusa da alcuni degli autori [3], che ha evidenziato la stretta correlazione tra parametri ambientali, attività antropica e degradazione di manufatti lapidei, in questo lavoro si è voluto affrontare lo studio dal punto di vista statistico al fine di validarne i risultati. Il manufatto lapideo oggetto d’indagine, ricadente nell’agro del comune di Lavello (PZ) (41° 03' 36.28"N e 15° 48' 26.69"E) ai margini di un pianoro che si affaccia sulla Valle dell'Ofanto, è sito tra il primo nucleo del parco archeologico di Forentum romana e l’area industriale di San Nicola di Melfi. I parametri utilizzato nello studio sono stati: VARIABILI AMBIENTALI (direzione ed intensità del vento, piovosità, radiazione solare, temperatura ed umidità relativa),VARIABILI CHIMICHE (Calcare Totale e Carbonio Organico; Metalli pesanti, Anioni), VARIABILI CHIMICO-FISICHE (pH, CE, esposizione),VARIABILI DI COLONIZZAZIONE BIOLOGICA, VARIABILI DI DEGRADAZIONE (capillarità e trasmissione suono). Per studiare le correlazioni tra i diversi indicatori ed individuare le eventuali differenze nel deterioramento imputabili a parametri ambientali, i risultati del presente studio sono stati sottoposti ad analisi multivariate (analisi delle componenti principali e MANOVA). Le elaborazioni sono state eseguite ricorrendo all'ambiente statistico R. L’analisi delle componenti principali ha messo in evidenza una forte interazione tra parametri chimico-fisici e degradazione legata alla colonizzazione biologica. Discreta è l’interazione tra alcune variabili chimiche e l’avanzamento del deterioramento
2012
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