L’interferenza e l’inevitabile contaminazione tra le forme della città contemporanea e lo spazio agricolo nei territori della bassa densità hanno prodotto realtà originali ed estremamente dinamiche che impongono di riconsiderare la dimensione del periurbano alla luce di un nuova fenomenologia territoriale che si esprime attraverso il concetto di “città- campagna”. La ricostruzione angolata delle vicende territoriali legate alla metamorfosi del paesaggio agrario italiano può oggi diventare una guida nel processo di rilettura di momenti della storia italiana a partire dalla ricostruzione delle sue città meridionali fuori dalla retorica dei dualismi nord sud e delle opposizioni storiografiche unità-disunità. Il lavoro che si presenta intende avviare una riflessione su una stagione importante dell’urbanistica italiana che ha visto la città di Matera al centro di avvenimenti di grande rilievo. Attraverso le contrapposizioni urbanità-ruralità si prova a rintracciare nella complessità della spazialità degli ultimi decenni, mandata in frantumi dalla contemporaneità, storie che parlano di forme solide e semplici in grado di restituire la ricchezza a volte straordinaria della territorialità di un passato remoto che può tornare utile per ricostruire una distanza critica disincantata tra tradizione e innovazione.

Riforma fondiaria e ricostruzione urbana. La vicenda materana riletta alla luce di una strategiaagrourbana.

MININNI, MARIAVALERIA;
2012-01-01

Abstract

L’interferenza e l’inevitabile contaminazione tra le forme della città contemporanea e lo spazio agricolo nei territori della bassa densità hanno prodotto realtà originali ed estremamente dinamiche che impongono di riconsiderare la dimensione del periurbano alla luce di un nuova fenomenologia territoriale che si esprime attraverso il concetto di “città- campagna”. La ricostruzione angolata delle vicende territoriali legate alla metamorfosi del paesaggio agrario italiano può oggi diventare una guida nel processo di rilettura di momenti della storia italiana a partire dalla ricostruzione delle sue città meridionali fuori dalla retorica dei dualismi nord sud e delle opposizioni storiografiche unità-disunità. Il lavoro che si presenta intende avviare una riflessione su una stagione importante dell’urbanistica italiana che ha visto la città di Matera al centro di avvenimenti di grande rilievo. Attraverso le contrapposizioni urbanità-ruralità si prova a rintracciare nella complessità della spazialità degli ultimi decenni, mandata in frantumi dalla contemporaneità, storie che parlano di forme solide e semplici in grado di restituire la ricchezza a volte straordinaria della territorialità di un passato remoto che può tornare utile per ricostruire una distanza critica disincantata tra tradizione e innovazione.
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