Il regolamento 1083/2006 del consiglio della UE, che definisce le regole fondamentali per i fondi strutturali europei per il periodo di programmazione 2007-2013, ha stabilito l’obbligo dei paesi beneficiari di determinare il contributo richiesto all’UE come cofinanziamento non rimborsabile per la costruzione di infrastrutture, tenendo conto delle entrate attese dai pagamenti da parte degli utenti dei servizi erogati dalle infrastrutture stesse. Il principio, di semplice applicazione per gli aspetti di pianificazione finanziaria che ne sono alla base, comporta non poche difficoltà nella pratica della programmazione e della progettazione, e potrebbe generare significative conseguenze sulla attuazione dei programmi operativi dei fondi strutturali, specie nelle regioni dell’obiettivo convergenza. In questo contributo ci si propone di analizzare gli aspetti metodologici rilevanti nelle diverse fasi del ciclo di progetto, di analizzare lo stato di attuazione di questa regola soprattutto nelle regioni italiane dell’obiettivo convergenza , ed infine di discutere alcuni aspetti critici. La programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali sta entrando nella fase centrale dell’attuazione, ed al livello nazionale ed europeo si osserva un dibattito vivace sulla efficienza ed efficacia della politica di coesione e sulle opzioni per continuare questo intervento oltre il 2013 (EC DG regional development. Fifth report on Europe’s future 2011), specie nei paesi vecchi membri della Unione, dove i risultati di oltre un ventennio di intervento sono sottoposti a numerose critiche in termini di efficacia e di efficienza della gestione. La modulazione del cofinanziamento Europeo in funzione della sostenibilità finanziaria degli investimenti per lo sviluppo, che attua i principi fondamentali della politica di coesione, trova nelle infrastrutture generatrici di entrate un caso particolarmente interessante. In Italia, un’efficace e piena attuazione di questo principio potrebbe dare un utile contributo al successo della politica di coesione europea.

La valutazione dei finanziamenti pubblici per le politiche strutturali

PERRETTI, Biagio
2011-01-01

Abstract

Il regolamento 1083/2006 del consiglio della UE, che definisce le regole fondamentali per i fondi strutturali europei per il periodo di programmazione 2007-2013, ha stabilito l’obbligo dei paesi beneficiari di determinare il contributo richiesto all’UE come cofinanziamento non rimborsabile per la costruzione di infrastrutture, tenendo conto delle entrate attese dai pagamenti da parte degli utenti dei servizi erogati dalle infrastrutture stesse. Il principio, di semplice applicazione per gli aspetti di pianificazione finanziaria che ne sono alla base, comporta non poche difficoltà nella pratica della programmazione e della progettazione, e potrebbe generare significative conseguenze sulla attuazione dei programmi operativi dei fondi strutturali, specie nelle regioni dell’obiettivo convergenza. In questo contributo ci si propone di analizzare gli aspetti metodologici rilevanti nelle diverse fasi del ciclo di progetto, di analizzare lo stato di attuazione di questa regola soprattutto nelle regioni italiane dell’obiettivo convergenza , ed infine di discutere alcuni aspetti critici. La programmazione 2007-2013 dei fondi strutturali sta entrando nella fase centrale dell’attuazione, ed al livello nazionale ed europeo si osserva un dibattito vivace sulla efficienza ed efficacia della politica di coesione e sulle opzioni per continuare questo intervento oltre il 2013 (EC DG regional development. Fifth report on Europe’s future 2011), specie nei paesi vecchi membri della Unione, dove i risultati di oltre un ventennio di intervento sono sottoposti a numerose critiche in termini di efficacia e di efficienza della gestione. La modulazione del cofinanziamento Europeo in funzione della sostenibilità finanziaria degli investimenti per lo sviluppo, che attua i principi fondamentali della politica di coesione, trova nelle infrastrutture generatrici di entrate un caso particolarmente interessante. In Italia, un’efficace e piena attuazione di questo principio potrebbe dare un utile contributo al successo della politica di coesione europea.
2011
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
full text Perretti.pdf

accesso aperto

Tipologia: Documento in Post-print
Licenza: DRM non definito
Dimensione 1.84 MB
Formato Adobe PDF
1.84 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/21993
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact