Il periurbano può essere inteso come esito dei nuovi scenari di sviluppo nati nella ristrutturazione geografica, della globalizzazione e delle rilocalizzazioni, fattori che hanno ridisegnato una nuova gerarchia tra territori, centri e periferie dettate dalla maggiore flessibilità eda maggioriri-significazioni dello spazio. Il periurbano è anche per la gran parte prodotto dall’urbanistica. Un paesaggio preterintenzionale che aiuta a guardare allo sfondo dentro al quale, più che in altri luoghi, è messo a dura prova il progetto della città moderna che non ha riguardato solo la trasformazione della città e non ha investito solo la società urbana. L’urbanistica per molto tempo ha studiato la città contemporanea attraverso il tema della dispersione, esplorando differenti sfondi concettuali e ideologie, producendo una straordinaria quantità di analisi ecostruendo due grandi retoriche: quella di chi la demonizzava, accusandola di essere energivora di risorse, fomentatrice di egoismi, individualismi e fondamentalmente antiurbana; e quella di chi, invece, ne ridimensionava i costi collettivi, sostenendo il potenziale innovativo che in alcune formule abitative decentrate potevano ravvedersi, in grado di autosostenersi con azioni abitative creative, ricorrendo a regimi di autoproduzione e basso consumo.

Periurbanità. Oltre la città .Oltre la campagna

MININNI, MARIAVALERIA
2014-01-01

Abstract

Il periurbano può essere inteso come esito dei nuovi scenari di sviluppo nati nella ristrutturazione geografica, della globalizzazione e delle rilocalizzazioni, fattori che hanno ridisegnato una nuova gerarchia tra territori, centri e periferie dettate dalla maggiore flessibilità eda maggioriri-significazioni dello spazio. Il periurbano è anche per la gran parte prodotto dall’urbanistica. Un paesaggio preterintenzionale che aiuta a guardare allo sfondo dentro al quale, più che in altri luoghi, è messo a dura prova il progetto della città moderna che non ha riguardato solo la trasformazione della città e non ha investito solo la società urbana. L’urbanistica per molto tempo ha studiato la città contemporanea attraverso il tema della dispersione, esplorando differenti sfondi concettuali e ideologie, producendo una straordinaria quantità di analisi ecostruendo due grandi retoriche: quella di chi la demonizzava, accusandola di essere energivora di risorse, fomentatrice di egoismi, individualismi e fondamentalmente antiurbana; e quella di chi, invece, ne ridimensionava i costi collettivi, sostenendo il potenziale innovativo che in alcune formule abitative decentrate potevano ravvedersi, in grado di autosostenersi con azioni abitative creative, ricorrendo a regimi di autoproduzione e basso consumo.
2014
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11563/101699
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